Banda di napoletani finisce in carcere: sono accusati di varie truffe ed estorsioni a danni di anziani dell’isola
Il blitz è scattato mentre stavano per imbarcarsi a Cagliari alla volta di Napoli
Cagliari Finisce in carcere la banda dei napoletani presunti truffatori di anziani nell’isola. Due stavano per imbarcarsi dal porto di Cagliari alla volta di Napoli, ma uno dei due giovani è stato tradito dal metal detector all’ingresso sulla nave. Aveva nello zainetto un considerevole quantitativo di refurtiva in oro e denaro messi assieme nelle numerose estorsioni consumate in Sardegna a danno di anziani. Sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile che hanno poi approfondito e scoperto le loro presunte malefatte. Un 21enne e un 17enne sono stati arrestati e rinchiusi in carcere, il maggiorenne a Uta e il minore a Quartucciu.
Ma altri due loro complici sono stati fermati dalla Mobile di Oristano e portati anche loro in carcere. Il loro modus operandi era sempre lo stesso. Individuata l’anziana vittima da truffare, facevano una telefonata e uno si spacciava per carabiniere, informando la vittima che il figlio si era reso responsabile di un gravissimo incidente e che stava rischiando il carcere. Per questo mandava a dire che gli serviva un avvocato, da pagare per anticipo e subito. Se non con soldi anche con oggetti in oro. Poi arrivava il complice che intimoriva l’anziano (uomo o donna) e assieme si facevano dare quanto di prezioso avevano in casa.
Quando poi la vittima si rendeva conto a posteriori di essere stata truffata, era oramai troppo tardi. E non restava altro che denunciare tutto a carabinieri e polizia. I quattro giovani napoletani agivano in coppia e si spostavano in tutta la Sardegna. La stessa banda era stata intercettata anche a Sassari i mesi passati. Ieri sera, 13 giugno, l’epilogo delle loro truffe al momento della partenza di due di loro per Napoli. Poi gli investigatori della Mobile hanno scoperto tutto e arrestato anche gli altri due componenti della banda.