La Nuova Sardegna

Cagliari La valorizzazione dei “terroir” è la stella polare del nuovo progetto della Cantina Su’Entu di Sanluri. Due nuovi vini, un cannonau e un vermentino che vogliono regalare l’espressione migliore di quanto le vigne dell’azienda della Marmilla possono dare. Dal lavoro della squadra di Su’Entu, sotto l’abile mano dell’enologo Alberto Antonini, sono nati il Cannonau Riserva Terruas e il Vermentino Superiore Terruas. Il nome ricorda il toponimo della zona in cui quindici anni fa Salvatore Pilloni ha impiantato le viti e dato via al viaggio di questa azienda vinicola.

Il nuovo progetto è stato presentato nella cantine sanlurese con il direttore Domenico Sanna a fare gli onori di casa insieme a Valeria e Roberta Pilloni, le figlie di Salvatore, il presidente visionario che ha visto crescere e prosperare il progetto di produrre vino. Con loro anche l’enologo Antonini che ha raccontato il processo che ha portato alla nascita dei nuovi vini da vitigni che fanno parte della storia culturale della Sardegna.

«Questo è un suolo pregiato - ha detto Antonini - e questa è una delle categorie che servono, insieme alla pianta e al clima, a permettere di produrre dove si fanno grandi vini. Una combinazione fantastica. Questi terreni sono vocati. E ci abbiamo provato a creare bottiglie di maggior qualità complessiva». «Abbiamo 42 ettari di vigneto - ha detto in sede di presentazione Valeria Pilloni - ci siamo accorti delle differenze fra i piccoli vigneti. Frutto della collina che regala disomogeneità del terreno. Tutto questo regala diversità e complessità. Questo percorso di due anni non termina oggi. Il “Progetto terruas” va avanti per approfondire e rendere onore al territorio».