La Nuova Sardegna

Cagliari

Le indagini

Rissa tra tifoserie prima di Monastir-Tempio: denunciati i responsabili

di Gian Carlo Bulla
Rissa tra tifoserie prima di Monastir-Tempio: denunciati i responsabili

L’episodio il 26 gennaio 2025 per la partita del campionato regionale di Eccellenza

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Monastir Ventun tifosi, di età compresa tra i 17 e i 52 anni –  accusati di essere coinvolti negli scontri avvenuti il 26 gennaio scorso, poco prima della partita tra il Monastir 1983 e il Tempio Pausania, valida per il campionato regionale di Eccellenza, sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri della stazione di Monastir.

L’episodio si era verificato a Monastir intorno alle 14.55 in via Bottego, in un’area poco distante dal campo sportivo comunale, che i due gruppi di tifosi avevano presumibilmente scelto per confrontarsi senza essere immediatamente individuati dalle forze dell’ordine. Le due opposte tifoserie dalle parole sono passate ai fatti con scontri corpo a corpo. L’intervento immediato dei carabinieri, già presenti nelle vicinanze per garantire la sicurezza dell’evento sportivo, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente.

Alla vista delle pattuglie, i partecipanti si erano dispersi nel tentativo di sottrarsi all’identificazione. I militari dell’arma, grazie a una serie di riscontri investigativi e di certosine indagini, sono riusciti a ricostruire i fatti e ad identificare i principali responsabili. Nel corso degli scontri, tre tifosi del Monastir avevano riportato lievi lesioni. Gli approfondimenti successivi hanno tuttavia permesso di raccogliere elementi utili a confermare il loro coinvolgimento negli eventi e le conseguenze fisiche riportate.

Dei 21 denunciati, 13 risultano appartenere alla tifoseria del Monastir 1983. 8 sono sostenitori del Tempio, la squadra ospite. Le indagini sono tuttora in corso, con l’obiettivo di individuare eventuali ulteriori soggetti coinvolti e di accertare le responsabilità. I nominativi dei tifosi deferiti verranno trasmessi alla questura di Cagliari, che valuterà l’applicazione del divieto di accesso alle manifestazioni sportive, il cosiddetto Daspo, e impedire, pertanto, alle persone coinvolte di assistere, per la durata, a future competizioni calcistiche. 

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