L’ultimo saluto a Pietro “Lillo” Satta, lo chef sassarese morto nel naufragio all’Isola Rossa
Commozione e lacrime nella chiesetta gioiello di San Giacomo troppo piccola per accogliere i tantissimi che hanno voluto partecipare al funerale
Sassari Commozione, abbracci e lacrime, dolore composto quanto straripante, che questo pomeriggio, giovedì 6, ha riempito la chiesetta gioiello di San Giacomo, troppo piccola per contenere le tantissime persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Pietro Satta, per tutti Lillo, il 48enne chef sassarese titolare dell’Osteria de’ Mercati insieme alla moglie Federica Ghiani.
Un funerale che ha dovuto attendere l’esito dell’autopsia eseguita il 4 febbraio, dal medico legale Angela Seddaiu, incaricata dalla Procura di Tempio che ha stabilito che Pietro Satta e l’amico Maurizio Rossi, genovese di 77 anni ma residente a Trinità d’Agultu, sono morti a causa dei gravi traumi riportati nel violento schianto contro uno scoglio mentre erano a bordo del semicabinato “Garupa”, un Key Largo 22 della Sessa Marine di sei metri, con motore da 150 cavalli, ancora sotto sequestro.
Un tragico incidente che ha provocato la morte immediata dei due amici pescatori usciti per una battuta di pesca nella notte tra il 24 e il 25 gennaio nelle acque dell’Isola Rossa e mai più ritornati a casa.
Tanti gli abbracci alla moglie Federica, e i ricordi di Lillo, persona dal cuore buono, grande lavoratore, appassionato pescatore, talentuoso chef, conosciutissimo e benvoluto. Protagonista insieme a Federica di un coraggioso progetto, arrivato a guadagnare una menzione anche sulla Guida Michelin. (foto Ivan Nuvoli)