La Nuova Sardegna

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La tragedia a Nuoro

Ythan e Patrick, morti nel crollo del casolare: i 13 indagati in tribunale, tutti i nomi


	Il casolare crollato in via Dessanay a Nuoro la sera del 1 aprile 2024. Nelle foto piccole le vittime: da sinistra Ythan Romano e Patrick Zola
Il casolare crollato in via Dessanay a Nuoro la sera del 1 aprile 2024. Nelle foto piccole le vittime: da sinistra Ythan Romano e Patrick Zola

I due ragazzini avevano 13 e 15 anni. Al via la perizia sul solaio

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Nuoro A quasi un anno dalla tragedia, avvenuta la sera del 1 aprile 2024, la grande sfida investigativa sarà quella di stabilire con esattezza cosa sia successo. Ma nel frattempo, nel luogo del crollo sono passate settimane di pioggia torrenziale, c’è stata l’arsura del sole estivo, e anche la presenza di animali vaganti. Tutte fonti potenziali di “contaminazione” dello spazio, nonostante la presenza, almeno in una prima fase, dei nastri segnaletici legati al sequestro disposto dalla Procura. Non sarà un compito facile, dunque, quello che domani mattina 12 febbraio, il gip del tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu accogliendo la richiesta di incidente probatorio presentata dal pm Riccardo Belfiori, assegnerà al perito Aldo Mauri, ingegnere, nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo plurimo nata dalla scomparsa di Ythan Romano e Patrick Zola, i due ragazzini nuoresi di 13 e 15 anni morti la sera della scorsa Pasquetta, nel crollo di un casolare vicino alla chiesa di San Domenico savio. “Morti per un trauma cranico da schiacciamento”: così al termine degli accertamenti autoptici aveva decretato il medico legale incaricato dalla Procura, Matteo Nioi. Erano stati travolti dal crollo di una parte del solaio del rudere, e poi erano rimasti seppelliti sotto il peso dei massi, proprio mentre giocavano all’interno del casolare.

Da adesso in poi toccherà al perito Mauri accertare quali siano state le cause esatte di quel crollo letale. L’esperto che sarà incaricato in modo ufficiale dal gip, dovrà rispondere in particolare ad alcuni quesiti. Dovrà stabilire, innanzitutto, quale fosse lo stato del fabbricato prima che si verificasse il crollo. Poi accertare quali siano state le cause che hanno determinato il cedimento del solaio. E stabilire anche se, nel crollo, un qualche contributo, e in quale misura, lo abbiano dato gli stessi ragazzini che nei giorni precedenti avevano giocato nella struttura utilizzando anche alcune pietre. Come può capitare, a volte, ai bambini o agli adolescenti quando giocano in campo aperto in modo innocente e con tutta la libertà della giovinezza. Ma lo stesso esperto dovrà anche stabilire se, ben prima dei giochi di un gruppetto di bambini, “lo stato del fabbricato abbia concorso a determinare, eventualmente agevolandolo, il crollo del solaio”.

E nell’aula del gip, saranno presenti anche gli avvocati dei tredici indagati, ovvero dei comproprietari del casolare e del terreno intorno. Sono Maria Assunta Accarino, Stefania Addis, Luciana Bernard, Maria Luisa Limbania Bernard, Miryam Bernard, Pier Paolo Bernard, Sandro Bernard, Francesca Ivana Corda, Maria Grazia Corda, Rossana Corda, Antonio Deledda, Marcello Deledda, Ivan Marras. In origine, gli indagati erano quattordici, ma una di loro è scomparsa di recente. Gli avvocati della difesa sono Patrizio Rovelli, Concetta Sirca e Aldo Petta. I genitori dei due ragazzini – Damiano Romano e Noelia Pisanu, e Antonio Francesco Zola e Leonarda Farina, come parti offese sono rappresentate dagli avvocati Angelo Magliocchetti e Giuseppe Talanas.

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