Oloè, partono i lavori per rifare il ponte
L’impresa appaltante Costruzioni Sacramati comincia le operazioni lungo la strada provinciale tra Oliena e Dorgali
OLIENA. Sul ponte di Oloè i mezzi sono finalmente a lavoro. Dopo qualche ritardo, la mancanza di alcune autorizzazioni burocratiche, polemiche, proteste, iniziative di privati, colpi di scena, e chi più ne ha più ne metta, oggi partono le primissime opere. Una notizia quest’ultima, attesa da parecchio tempo dalla comunità del Corrasi e dai paesi limitrofi, preoccupati, non poco, dal dilatarsi dei tempi, del quale pareva non si intravedesse mai una fine. La strada provinciale, del resto, chiusa dal 18 novembre scorso, collega Oliena con Dorgali. Ma, soprattutto, mette in comunicazione l’interno con la costa orientale dell’isola. Rappresentando una porta d’accesso fondamentale per il turismo dell’entroterra. E congiunge, inoltre, il paese barbaricino con una fetta cospicua di aziende agricole e zootecniche e con ettari su ettari di fondi coltivati. Risolte, quindi, le ultime difficoltà, che impedivano l'inizio dei lavori, relativi alla ricostruzione del viadotto sul Cedrino, la ditta vincitrice ha potuto avviare il cantiere. La Costruzioni Sacramati, questo è il nome della società per azioni, con sede a Roma, assegnataria del contratto d’appalto, trasferite, infatti, dalla prima mattinata di martedì terne, scavatori e ruspe, è in grado di far partire, in poche ore, le attività di messa in sicurezza e ripristino dell’attraversamento.
L’obiettivo è fare più in fretta possibile, iniziando già stamane con gli interventi. Senza ulteriori disguidi. Affinché si recuperino, in tal modo, per quanto possibile, i rinvii accumulati e si possano apprezzare risultati visibili e concreti. Nell’attesa, è possibile, tuttavia, già registrare un dato significativo. Vale a dire, il superamento dell’empasse amministrativo. Un empasse, giustificato ufficialmente dall’assenza di un nulla osta, di competenza del genio civile. L’ente regionale aveva voluto approfondire alcuni aspetti di natura tecnica e strutturale, prima di concedere il suo beneplacito. Una volta giunto, pertanto, anche quest’ultimo, sono stati superati tutti gli ostacoli.
«La SP46 è un’opera fondamentale per il territorio – chiarisce, fin da subito, l’assessore all’ambiente del comune di Oliena Valentino Carta – lo è per la sua economia, fatta di allevamenti e coltivazioni, di strutture ricettive e luoghi di accoglienza ed ospitalità». «Riportare alla normalità un paese, ferito e deturpato da un evento calamitoso così brutale, era ed è per noi un impegno sacrosanto – afferma l’amministratore olianese, che spiega – quell’impegno fu preso all’inizio di quest’anno, quando si è avuta la certezza, grazie al tavolo per il superamento dell’emergenza, istituito in provincia dal presidente Roberto Deriu, che il commissario Pietro Ciucci aveva a disposizione risorse sufficienti e mezzi adeguati». «In questa fase, perciò – dichiara il rappresentante dell’esecutivo guidato da Salvatore Serra – sentiamo il dovere di ringraziare quanti, gratuitamente e con sacrificio, hanno permesso ad un’intera popolazione di vincere l’isolamento, salvando una vasta area del centro Sardegna da una condizione di solitudine ben più grave». «Oggi come ieri – conclude il rappresentante democratico – continueremo ad essere vigili perché i lavori di Oloè siano ultimati al più presto. Frattanto, il nostro municipio ha perfino predisposto quanto necessario e funzionale, in termini di progettazione, alla riedificazione del ponte di Norgheri, per il ripristino del quale sembra che la gara di affidamento sia pressoché conclusa e manchi solo qualche autorizzazione».