A Perdasdefogu la prima piazza al mondo intitolata a "Cent'anni di solitudine"
Nel paese dei centenari l'omaggio al romanzo del premio nobel Gabriel Garcia Marquez
PERDASDEFOGU. La prima piazza al mondo dedicata al colombiano Gabriel Garcia Marquez, il Nobel della letteratura (1982) morto lo scorso anno a Città del Messico, verrà dedicata domani, alle 19, nel paese sardo dei Centenari, Perdasdefogu, entrato del Guinness dei primati per la famiglia più longeva al mondo. La piazza verrà chiamata «Cent'anni di solitudine», con la data e il luogo di nascita e di morte di uno degli scrittori più amati e popolari del Novecento.
La targa, in ceramica bianca smaltata con bordi celesti, è stata fatta da uno dei principi italiani dei tornianti, Luigi Nioi di Assemini. A Marquez è stata riservata la piazza antistante il cimitero di Palasineddu, nel rione S'argidda (nome sardo del timo) nella zona di via Kennedy. In apertura sarà la regista della compagnia teatrale «Sa brulla», Anna Mameli, a leggere una parte del primo capitolo del capolavoro di «Gabo». Subito dopo Rita Melis traccerà un ritratto letterario del grande scrittore con le principali note biografiche. Quindi sarà scoperta la targa dal sindaco, Mariano Carta, e dall'assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, che parlerà del necessario connubio fra cultura e turismo.
La decisione di dedicare una piazza a Marquez era stata annunciata lo scorso anno dal sindaco durante la quarta edizione del Festival letterario «Sette sere sette piazze sette libri». Alle 21 sarà la volta del giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo che presenterà al pubblico (più che raddoppiato rispetto all'ultima edizione) il libro «Da qui all'eternità», sottotitolo «L'Italia dei privilegi a vita».
Con Rizzo - prima dell'a tu per tu con i lettori moderato da Francesca Lai - discuteranno il notista politico de L'Unione Sarda Giuseppe Meloni e l'ex sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi. Anche alla presentazione del libro di Rizzo è abbinata una scultura degli artisti dell'Accademia di Sassari Gianna Deligia e Mario Efisio Monni con lo slogan «Scolpire parole e immagini». Domani, con Sandro Roggio e Gianluca Serra, il libro «Cosa conta». Domenica la chiusura del Festival con Benedetta Tobagi e Paola Piras sul libro «Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre».