gli obiettivi
Restart, l’università al centro di un processo di cambiamento
NUORO. Si scrive Restart (letteralmente ricominciare, ripartire), ma si legge come un acronimo: Ricerca, Economia Sostenibile, Turismo e Ambiente per il Rilancio Territoriale. È l’ultimo tassello del...
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NUORO. Si scrive Restart (letteralmente ricominciare, ripartire), ma si legge come un acronimo: Ricerca, Economia Sostenibile, Turismo e Ambiente per il Rilancio Territoriale. È l’ultimo tassello del progetto di sviluppo per l’università approvato ieri dalla cabina di regia del piano di rilancio del Nuorese. Prevede fondi per 5 milioni 729 mila euro e arriva dopo i finanziamenti già disponibili per il recupero del Mulino Gallisay e dell’Artiglieria quali sedi del futuro ateneo nuorese. Restart, come spiega Fabrizio Mureddu, commissario del consorzio UniNuoro, riguarda invece la parte immateriale dell’università, cioè quel sistema complesso di ricerca volto a unire saperi e competenze con il contesto territoriale nel quale operano. Così da fare in modo che l’università diventi volano di uno sviluppo, anche dal punto di vista turistico, che veda al centro la protezione dell’ambiente e un suo utilizzo sostenibile, in simbiosi con il patrimonio antropologico, artistico e culturale del Nuorese.