La Nuova Sardegna

Nuoro

«Alle casette dell’acqua con guanti e mascherine»

«Alle casette dell’acqua con guanti e mascherine»

Il Comune fa chiarezza: «Sono obbligatori come in ogni attività commerciale» Sono utilizzate da centinaia di cittadini ma molti non usano alcuna protezione

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NUORO. «Al pari di qualsiasi attività commerciale è obbligatorio l'uso della mascherina e dei guanti per l’utilizzo dei dispositivi di erogazione dell’acqua, nell’ottica del rispetto dell’emergenza in atto e della serenità di tutti i fruitori del servizio». Interpellata dalla Nuova, con la consueta chiarezza l’assessora all’Igiene urbana Rachele Piras fa luce su un aspetto poco noto che riguarda le casette dell’acqua dislocate in tre punti della città, che per diverse centinaia di persone continuano ad essere il modo più consueto di approvvigionamento idrico anche ai tempi del Covid 19. Se buona parte degli utenti infatti indossa la mascherina e i guanti usa e getta quando si reca alle casette dell’acqua, sono ancora tanti coloro che lo fanno sprovvisti di alcun dispositivo di protezione, che in questo caso è ancora di più un modo per rispettare chi invece fa un uso corretto di questi dispositivi.

La dichiarazione dell’assessora Piras dunque intende agire come stimolo verso i cittadini a tenere un comportamento corretto, ma è anche un invito rivolto ai gestori perché si adoperino per far rispettare le normative in vigore. Dall’inizio della quarantena la società Funtana ha responsabilmente chiuso una delle due bocchette di approvvigionamento di ciascuna casetta, così da favorire l’utilizzo di un utente per volta. Anche le strisce a terra che indicano la distanza di sicurezza sono state posizionate per questo, al pari del video sul quale scorrono le prescrizioni più comuni sui comportamenti da tenere durante il Covid 19. Funtana assicura inoltre che a breve verrà affisso un cartello sull’uso obbligatorio di guanti e mascherine. Così come in un impianto vitale per la salute dei cittadini non sfigurerebbe un dispenser con disinfettante. Il gestore assicura che l’impianto viene sanificato due volte al giorno, ma questo evidentemente non è sufficiente, come sottolinea anche l’assessora Piras, per garantire la serenità degli utenti che utilizzano tutte le precauzioni del caso. In città sono tre le casette dell’acqua: in piazza Italia, a Funtana Buddia e nella zona eliporto dell’ospedale. Ne è prevista una quarta che verrà aperta al più presto in piazza Veneto. (p.me.)

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