La Nuova Sardegna

Nuoro

Premio Cambosu, un finale ricco di libri ed emozioni

di Federico Sedda
Premio Cambosu, un finale ricco di libri ed emozioni

I vincitori della quarta edizione. Menzione d’onore per Piero Mannironi 

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OROTELLI. Yari Selvetella con il volume “Le regole degli amanti” (Bompiani editore) per la sezione narrativa; Davide Maria De Luca con il reportage “Bergamo e la marea” (Minimum Fax) per la sezione giornalismo e, infine, il duo Antonio Di Grado e Barbara Di Stefano per il lavoro “In Sicilia con Leonardo Sciascia” (Giulio Perrone editore) per la neonata sezione antropologia e tradizioni popolari. Questi i vincitori della quarta edizione del premio letterario e giornalistico nazionale “Salvatore Cambosu” promosso a Orotelli dall’omonima Fondazione con il patrocinio del Comune e della presidenza del consiglio regionale e il contributo dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione.

La giuria, presieduta dalla critica letteraria Neria De Giovanni, ha anche assegnato una menzione d’onore alla memoria del compianto giornalista nuorese della Nuova Sardegna, Piero Mannironi, per il libro “Anime maledette” (Il Maestrale) e il premio speciale della Fondazione al giurista, antropologo e intellettuale Antonio Pigliaru, fondatore della rivista letteraria Ichnusa e autore del libro “Il codice della vendetta barbaricina”.

La cerimonia per l’annuncio e la premiazione dei vincitori si è tenuta nella serata di sabato scorso nel centro polivalente “Franco Pintus”. Una cerimonia partecipata e ricca di emozioni, che ha visto al centro della manifestazione la figura e l’opera della scrittore di Orotelli Salvatore, Bobore, Cambosu, cugino del premio Nobel Grazia Deledda e autore di “Miele amaro”, il suo libro più conosciuto. Al concorso nazionale, che ha valenza biennale, hanno partecipato quest’anno 78 autori divisi fra le tre sezioni concorsuali: 61 per la narrativa, 8 per il giornalismo e 9 per la sezione antropologia e tradizioni popolari. La quarta edizione del premio, finanziata dalla Regione con 20mila euro, si è presentata con una novità rispetto alle edizioni precedenti: le sezioni per poter partecipare sono state portate da due a tre.

La sezione A era riservata a un’opera di narrativa la sezione B a opere giornalistiche con particolare riferimento al territorio e, infine, la sezione C a un’opera di antropologia e tradizioni popolari, sintesi letteraria alla quale Cambosu era molto attento. «La presenza, anche quest’anno, delle maggiori case editrici italiane – ha sottolineato Neria De Giovanni, che ha coordinato i lavori – testimonia il livello della manifestazione ed evidenzia che questo concorso si è diffuso nel mondo culturale nazionale e che le tematiche proposte sono tutte attuali e in linea con l'opera e il pensiero di Salvatore Cambosu». Soddisfatto il sindaco di Orotelli nonché presidente della Fondazione (le due cariche coincidono per statuto), Nannino Marteddu. «Il premio Cambosu – ha commentato il primo cittadino – rappresenta per Orotelli un importante appuntamento culturale per promuovere il pensiero del nostro grande scrittore che sarà divulgato con la futura casa museo». Nel corso della cerimonia non sono mancati i momenti toccanti, in particolare quando la moglie, Daniela Scano, capo redattrice della Nuova Sardegna, presente a Orotelli con la famiglia, ha ritirato la menzione d’onore per il marito Piero Mannironi. «Per noi e per Piero, che è qui con noi – ha detto Daniela Scano – questo riconoscimento è un grande onore». Un onore, aggiungiamo noi, anche per La Nuova Sardegna, da sempre la casa di Piero.

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