Beffa ad Arbatax, lo yacht da 15 milioni resta a terra
di Lamberto Cugudda
La B Metal ha costruito un panfilo da oltre 38 metri per un facoltoso committente. Il porto non ha il travel lift per il tonnellaggio e il Maori 125 non può essere varato
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ARBATAX. Pensate di avere realizzato per intero, dallo scafo in vetroresina a tutti gli allestimenti (questi ultimi anche con la Maori Yacht di Olbia), un bellissimo yacht per ricconi, un Maori 125, del valore di una quindicina di milioni, e di non poterlo mettere in mare per la mancanza di un travel lift di grandi dimensioni o di potenti gru che lo possano movimentare. Ebbene, questo è quanto sta capitando alla B Metal (con la sua Yacht Division, ma lavora anche nella metalmeccanica pesante) guidata dall’amministratore Luciano Balloi, che opera in zona industriale a Tortolì-Arbatax. E che, entro aprile, dovrà mettere in mare il lussuoso yacht da 38,10 metri realizzato per conto di Maori yacht e destinato a un magnate italiano.
Il problema non sarebbe esistito se il Consorzio industriale provinciale Ogliastra (Cipo), che dispone di due travel lift da 60 e 200 tonnellate, avesse avuto un finanziamento da 4 milioni per acquistare, come pensa e chiede oramai da tempo da tempo, un travel lift da 800 tonnellate.
Il bellissimo yacht per ricconi, un Maori 125, realizzzato nei giganteschi capannoni della B Metal, del valore pare di una quindicina di milioni, di 125 piedi (38,10 metri) di lunghezza e 10,5 metri di larghezza (quest’ultima misura la si ha di solito con imponenti imbarcazioni di 50 metri e oltre) stazza di 230 tonnellate, non può essere movimentato e messo in mare perché i due travel lift presenti in porto, sono da 200 e 60 tonnellate, e hanno un a larghezza massima di soli 9 metri. « Qualche cosa – dice Luciano Balloi – dobbiamo pure inventarci, perché su questo bellissimo e lussuoso yacht abbiamo lavorato per alcuni anni. Speriamo che dal cantiere operativo Saipem,l’Intermare fabrication yard, possano aiutarci, considerato i grandi mezzi per la movimentazione che hanno, come le gigantesche gru». Rivolgersi ad imprese specializzate che dovrebbero giungere ad Arbatax, costerebbe delle cifre esorbitanti.
«La cosa più rilevante, in tutta questa storia – prosegue l’amministratore della B Metal – è che da tani anni si parla, a vari livelli, di grandissime potenzialità del settore, addirittura del Masterplan e del progetto per la creazione di un Metadistretto della nautica. Mentre poi non è possibile movimentare e quindi varare lussuosi yacht che superano le 200 tonnellate di stazza e hanno una larghezza di oltre 9 metri».
Il problema non sarebbe esistito se il Consorzio industriale provinciale Ogliastra (Cipo), che dispone di due travel lift da 60 e 200 tonnellate, avesse avuto un finanziamento da 4 milioni per acquistare, come pensa e chiede oramai da tempo da tempo, un travel lift da 800 tonnellate.
Il bellissimo yacht per ricconi, un Maori 125, realizzzato nei giganteschi capannoni della B Metal, del valore pare di una quindicina di milioni, di 125 piedi (38,10 metri) di lunghezza e 10,5 metri di larghezza (quest’ultima misura la si ha di solito con imponenti imbarcazioni di 50 metri e oltre) stazza di 230 tonnellate, non può essere movimentato e messo in mare perché i due travel lift presenti in porto, sono da 200 e 60 tonnellate, e hanno un a larghezza massima di soli 9 metri. « Qualche cosa – dice Luciano Balloi – dobbiamo pure inventarci, perché su questo bellissimo e lussuoso yacht abbiamo lavorato per alcuni anni. Speriamo che dal cantiere operativo Saipem,l’Intermare fabrication yard, possano aiutarci, considerato i grandi mezzi per la movimentazione che hanno, come le gigantesche gru». Rivolgersi ad imprese specializzate che dovrebbero giungere ad Arbatax, costerebbe delle cifre esorbitanti.
«La cosa più rilevante, in tutta questa storia – prosegue l’amministratore della B Metal – è che da tani anni si parla, a vari livelli, di grandissime potenzialità del settore, addirittura del Masterplan e del progetto per la creazione di un Metadistretto della nautica. Mentre poi non è possibile movimentare e quindi varare lussuosi yacht che superano le 200 tonnellate di stazza e hanno una larghezza di oltre 9 metri».