La Nuova Sardegna

Nuoro «È una giornata triste per il nostro paese, in cui il dolore e la vicinanza ai familiari di Franca saranno totali e spero possano portare loro un po’ di conforto. Ma prima o poi bisognerà seriamente interrogarsi sulla sicurezza di quella strada maledetta che ci sta portando via troppe, troppe vite». Il giorno dopo l’incidente che ha spezzato per sempre la vita della 47enne, Franca Mattu, e in attesa che l’inchiesta per stabilire le responsabilità dello schianto faccia il suo corso, e che il paese dia l’ultimo saluto alla donna nella chiesa della Madonna dei martiri (il funerale dovrebbe slittare a domani), riesplode la polemica sulla statale 389 var e sulla pericolosità di diversi tratti legata anche ai comportamenti irresponsabili di molti automobilisti.

La sindaca Daniela Falconi, diretta come sempre, solleva ancora una volta la questione. E lo fa perché, dice, negli ultimi mesi il suo paese ha dovuto dire addio anche a un’altra giovane vita, nello stesso tratto: quella di Stefano Falconi. «Prima o poi bisognerà interrogarsi su quella strada maledetta – ripete la prima cittadina di Fonni – servono più controlli, non si rispettano i limiti di velocità, e in alcuni tratti, specie in prossimità di incroci e di deviazioni, i limiti andrebbero ripensati». «La strada è maledetta – fanno notare anche altri – ma anche l'imprudenza di chi guida è molta. Io stesso nello stesso punto sono scampato ad uno scontro frontale che un’auto che mi stava superando avrebbe causato, noncurante di chi arrivava in verso opposto. Ho visto il folle nello specchietto e mi sono spostato tutto a destra quasi toccando il guard-rail con la fiancata. È stato un attimo, forse un caso la mia prontezza». E mentre le polemiche sulla statale si riaccendono, sino a ieri sera la salma della donna non era ancora restituita ai familiari. La Procura deve ancora decidere se disporre qualche accertamento.(v.g.)