Buttarono l’amico giù dal ponte alla periferia di Siniscola: condanna confermata in appello a Sassari
In primo grado erano stati inflitti 4 anni per una spedizione punitiva tra giovani. Il fatto risale al mese di gennaio del 2021. I due imputati all’epoca erano entrambi minorenni
Siniscola Confermata la condanna di primo grado con il rito abbreviato, a 4 anni. Per due giovani di Siniscola è arrivata ieri pomeriggio, in appello a Sassari, la sentenza legata a un episodio che risale a metà di gennaio 2021, e che aveva fatto molto discutere, in Baronia ma non solo.
I due, che all’epoca dei fatti avevano tra i 16 e i 17 anni, sono stati accusati, infatti, e poi condannati per aver fatto parte di una spedizione punitiva nei confronti di un 15enne, originario della bassa Gallura che stava frequentando una ragazza che a uno di loro piaceva parecchio. E per questo lo avevano picchiato e persino buttato giù da un ponte: un viadotto sulla statale 125, alla periferia di Siniscola. Perché “reo” , a loro parere, di aver tradito la fiducia del gruppetto di amici interessandosi alla ragazzina e rivelandole i sentimenti più intimi di uno di loro. E solo la presenza di un cespuglio di macchia mediterranea aveva attutito la caduta del giovane e impedito che ci fossero conseguenze ben più gravi.
Per la legge, dunque, quel giorno, i due minorenni – insieme a un terzo che nel frattempo ha già risolto i suoi guai con la giustizia – avevano commesso un tentato omicidio. Avrebbero voluto uccidere, quindi, secondo quanto avevano ricostruito i carabinieri. Di diverso parere, sin dall’inizio, è sempre stata la difesa dei due ragazzi, rappresentata dalle avvocate Giovanna Serra e Luisella Pirisi. Secondo quanto hanno sostenuto le due legali, e quanto hanno ripercorso anche nelle ultime udienze davanti alla sezione minori della Corte d’appello di Sassari, quel giorno infatti i due ragazzi non avevano alcuna intenzione di uccidere, ma avevano solo voluto dare una lezione a un loro conoscente. E per questo avevano chiesto che il reato venisse derubricato da tentato omicidio in lesioni. Ma la corte d’appello di Sassari, sezione minori, ieri, è stata di diverso parere e ha confermato la sentenza di primo grado, e dunque i 4 anni di pena.
Entro novanta giorni si conosceranno le motivazioni della sentenza. Poi la difesa valuterà come e in che modo presentare un ricorso in Cassazione. Ieri mattina, alla lettura della sentenza, i due ragazzi erano in aula e hanno ascoltato il verdetto in silenzio e vicino alle loro avvocate. Dal momento della scoperta dei loro nomi e fino ad ora, i tre minorenni – ma il processo di ieri riguardava solo due dei ragazzi, visto che il terzo ha seguito un altro percorso giudiziario – hanno in parte già scontato la loro pena, sia come custodia nel carcere minorile, sia come sistemazione all’interno di comunità di recupero, seppur con qualche difficoltà e problema lungo il percorso di reinserimento in società.
Entro tre mesi, dunque, si conosceranno le motivazioni che hanno portato alla sentenza di appello e alla condanna bis. [COPYRIGHT]