Una crepa spacca la strada, il monte Ortobene ora fa paura
Residenti e attività: «Intervenire prima che sia troppo tardi» Il commissario Pirisi: «Verifichiamo, ma fate attenzione»
Nuoro Il monte Ortobene assomiglia sempre di più a una bilancia a due piatti. Da una parte, le attività ricettive che investono tempo e risorse portando crescita economica al territorio, dall’altra, l’annoso problema della carenza di servizi. È proprio questo il piatto della bilancia ad avere il peso specifico maggiore quando alla carenza si aggiunge il pericolo. Quello rilevato da diversi cittadini lungo il primo tratto della strada che collega la città alla statua del Redentore, dove, a pochi passi dalla fontana di Sa ’e Lodè, c’è una lunghissima crepa a bordo carreggiata che recupera metri ogni giorno di più aumentando il dislivello verso il vuoto della scarpata.
La strada Il tratto stradale tra Nuoro e la cima dell’Ortobene è un mix di competenze divise tra Comune e Provincia. Una competenza ben delineata dopo che si percorre l’unico bivio presente proprio sopra la fontana di Sa ’e Lodè. Cosa succeda prima, invece, è sempre stato un argomento indefinito e poco chiaro per tutte le varie amministrazioni che si sono succedute nei due enti. Negli ultimi anni, sui crolli di massi dalle pareti rocciose, quando non sono stati chiamati in causa i vigili del fuoco del comando provinciale, ad intervenire sono stati solitamente gli operai del Comune con annessi transennamenti della polizia locale. Ma le crepe sul manto stradale sono un altro nuovo problema di sicurezza e adesso resta da capire come e su cosa c’è da operare.
Il Comune Interpellato sul nuovo pericolo dalla Nuova Sardegna, il commissario straordinario del Comune di Nuoro, Giovanni Pirisi, non ha perso tempo. «Non mi era stato segnalato, sto salendo all’ufficio tecnico in questo momento», ha esordito. Dopo qualche minuto la nuova risposta: «Avviamo subito le verifiche del caso per capire se si tratta di una crepa di assestamento del terreno, oppure di qualcosa di più serio – afferma il commissario –, per il momento chiedo ad automobilisti e pedoni di prestare la massima attenzione percorrendo quel tratto di strada. Se c’è da effettuare una messa in sicurezza che riveda temporaneamente la circolazione, lo faremo immediatamente». Il Comune ha recentemente effettuato degli interventi sulla viabilità dell’Ortobene mettendo in sicurezza l’anello del parco con dei dossi artificiali e con l’installazione di una nuova segnaletica. Però se l’arrivo è più sicuro, adesso a preoccupare è il resto del tragitto: «È vero – conclude Giovanni Pirisi –, infatti le prossime schede di progetto da presentare alla Regione per essere finanziate, riguarderanno la strada del monte Ortobene. Ormai è da considerarsi una priorità, non si può aspettare ancora».
La Provincia Nel corso della scorsa estate i residenti del monte Ortobene avevano denunciato diversi pericoli di percorrenza lungo la strada provinciale. Pericoli legati alla scarsa visibilità e a un manto stradale particolarmente deteriorato. Da allora poco è cambiato, se non l’amministratore straordinario della Provincia che a partire da ottobre è Giuseppe Ciccolini: «Situazione in fase di accertamento – commenta –. Verificherò, insieme ai nostri uffici di riferimento, se ci sono interventi in corso di programmazione relativi a quella strada e se con essi, ci siano delle risorse specifiche da destinare alla risoluzione di questi problemi».
Residenti e attività «Intervengano subito – dice Loredana Belloi, residente e titolare del chiosco Ale B –, prima che debbano farlo per qualcosa di più grave. Garantire la sicurezza per tutti deve essere la priorità, ma anche l’economia del monte non va bloccata». Così Louis Porcheri, titolare di Pappas experience: «È inutile parlare del rilancio dell’Ortobene se poi mancano i servizi essenziali – ha commentato –. Noi stiamo mettendo in campo le nostre energie, ma la rinascita parte dalla cosa pubblica».