Centinaia di bimbi senza pediatra: le famiglie sul piede di guerra
Servizio in tilt: delle tre specialiste una è andata in pensione e un’altra in maternità
Nuoro Centinaia di bambini senza pediatra e ora i genitori sono sul piede di guerra. Di tre medici presenti in città, ne rimane solo uno. Una specialista con 900 iscritti va in pensione e un’altra in maternità. L’intero territorio è scoperto e le famiglie, allo sbando, non sanno più a chi rivolgersi. «Forse dobbiamo scendere in piazza e protestare, facendo sentire tutta la nostra indignazione – dicono i genitori –. Un servizio così importante rimane scoperto e nessuno ne parla. È tutto veramente assurdo. La dottoressa Francesca Marine ha dato le dimissioni e la collega Maria Antonietta Farina, che starà via diversi mesi, oltre a dover lasciare scoperti Ottana e Orotelli, non potrà fare ambulatorio privato in città, dove contribuiva a sopperire alle assenze dei pediatri di base da quando è andata via anche la dottoressa Francesca Sardu.
Così a Nuoro resteremo solo con la dottoressa Tiziana Zichera, già massimalista. E noi cosa faremo in caso di necessità? Chi pensa ai nostri figli?»
Per i genitori dei piccoli pazienti nuoresi ci sarebbe solo la possibilità di raggiungere l’ambulatorio di Dorgali e rivolgersi allo specialista “fuori sede”. Insomma: il capoluogo barbaricino, così come intere zone della provincia che costituiscono il bacino di utenza del San Francesco, sono letteralmente scoperte, e sempre più spesso il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale si trova a colmare le lacune che presenta in questo ambito, la sanità territoriale. Eppure la convenzione che regola il rapporto tra pediatri e Asl prevede che in ogni Comune ci sia un pediatra ogni 600 abitanti di età compresa tra 0 e 6 anni.
«Ci stiamo avvicinando al picco influenzale e non sappiamo a chi rivolgerci – aggiungono i genitori –. Come altre volte è successo, saremo costretti a ricorrere al reparto di Pediatria del San Francesco per poter curare i nostri figli, oppure alla guardia medica anche se non sempre può essere sufficiente». Ora la situazione rischia di precipitare, e a farne le spese saranno i bambini e le loro famiglie che in questi giorni si sono fatti sentire con l’intento di sollevare il caso, e portarlo all’attenzione dell’Azienda sanitaria.
«Non è pensabile che ogni volta ci ritroviamo nella stessa situazione, e siamo costretti a cambiare medico dall’oggi al domani – dicono i genitori –. La salute dei nostri bambini non può essere paragonata a un semplice calcolo numerico. Oltre 900 bimbi, di diversa età e condizione, rischiano di interrompere bruscamente il loro percorso sanitario e rimanere senza un supporto medico, e un importante punto di riferimento. Sembra che a nessuno interessi il disagio enorme che molte famiglie sono chiamate ad affrontare – concludono –. Non tutti noi possiamo permetterci visite a pagamento, oppure spostarci in altri centri per usufruire di una visita pediatrica».
Intanto Ares (Azienda regionale della salute) ha già pubblicato un avviso per l’affidamento di un incarico urgente di un pediatra di libera scelta all’Asl di Nuoro, per l’ambito 6 del Distretto, per l’assenza della dottoressa Farina. Non solo: è sempre dei primi giorni di gennaio la pubblicazione di un avviso urgente per carenza di assistenza, su richiesta dell’Asl 3, per il conferimento a tempo determinato di un pediatra. Adesso non resta che sperare che questi bandi Ares non vadano deserti, come già successo negli ultimi tempi in diverse zone della provincia. L’augurio è che almeno a Nuoro città, vengano presentate domande in modo da riuscire ad assicurare a questi bambini un servizio fondamentale. (k.s.)