Comunali 2025, Capelli e il Terzo polo: «Lo chiamerei Proposta alternativa»
Tavolo misterioso ma spunta la lista degli operatori di Pratosardo. «Candidato sindaco? Faremo le primarie, oppure un sondaggio»
Nuoro Mancano poco più di due mesi alle elezioni amministrative ma la vera campagna elettorale, fatta di dibattiti pubblici, comizi e santini, tarda a cominciare. Lo si deve anche alla situazione nebulosa che aleggia intorno agli schieramenti in campo, soprattutto a quelli che stanno provando a costruire un’alternativa alle coalizioni storicamente collocate sullo scacchiere. Al di là del Campo largo di Emiliano Fenu e al progetto civico auspicato dal centrodestra, infatti, il cosiddetto Terzo polo vorrebbe davvero provare a decollare, ma di fatto di ufficiale c’è solo il nome del promotore, l’ex deputato Roberto Capelli, che sta riunendo intorno a un tavolo profili e realtà nascoste, per il momento, dal riserbo più assoluto.
Il metodo Ma la sua esistenza è già una notizia: il Terzo polo, di fatto, sta provando a costituirsi: «E non lo chiamerei neanche così – dice Roberto Capelli –, queste sono denominazioni che appartengono al linguaggio politico, piuttosto lo chiamerei “La proposta alternativa”. Una realtà formata dall’aggregazione di portatori di interesse e gruppi che escludono l’appartenenza alle compagini del Campo largo e del centrodestra. Di fatto, non è una proposta da sottoporre alle forze che si sono già dichiarate». Roberto Capelli su questo aspetto è categorico e lo è anche per spegnere definitivamente alcune voci che si stavano spargendo ultimamente in città di riunioni sottotraccia con altri esponenti dei partiti e delle civiche di centrodestra. Ma è chiaro anche su un altro aspetto: «Io non sono il leader di questo gruppo, non sono il capo. Sono solo il promotore del tavolo di lavoro – specifica l’ex deputato –. Questo non vuol dire che sarò io il candidato sindaco, che invece vorremmo si scegliesse con le primarie, oppure attraverso un sondaggio. Entrambi i metodi servono a coinvolgere la cittadinanza anche in questa scelta. Metodi democratici e all’insegna dell’unità che, appena e se saremo pronti alla partita, allo stesso modo ci faranno dire pubblicamente chi siamo. Cosa che avverrà anche se non dovessimo riuscire a trovare la quadra».
Un mistero Roberto Capelli parla sempre al plurale e qui il mistero sui componenti del tavolo si infittisce. Per analizzare il «no comment» dell’ex deputato però bisogna ricostruire la geografica di chi fino ad oggi non si è dichiarato come appartenente agli altri schieramenti. A partire da Progetto per Nuoro di Lisetta Bidoni che continua a dichiarare pubblicamente la forza della sua corsa in solitaria. Ma i numeri sono importanti, ragion per cui in realtà il gruppo civico della ex preside potrebbe pensare all’eventualità di sedersi a parlare di una coalizione disposta a sostenerla come candidata sindaca. Poi ci sono i portatori di interesse del monte Ortobene, i difensori delle politiche energetiche come Liberu di Pier Franco Devias e i promotori della legge Pratobello e soprattutto gli
o peratori economici di Pratosardo. Loro sarebbero più avanti rispetto agli altri e pare che stiano lavorando a una loro lista dietro la quale ci sarebbe il nome dell’imprenditore Giampiero Pittorra.Attenzione, poi, al Psd’Az, o anche solo a qualcuna delle sue tre sezioni cittadine, che ancora non hanno sciolto le riserve verso il centrodestra e che alla fine del confronto con i loro iscritti potrebbero anche clamorosamente annunciare un’avventurosa adesione al Terzo polo. Occhio, ancora, a realtà come la frangia nuorese di Azione di Calenda, non ancora schieratasi, ma anche ai Riformatori. Molti di loro, infatti, non stanno prendendo bene lo stallo che si vive a centrodestra e c’è da ricordare che alcuni mesi fa avevano giurato, attraverso le parole della coordinatrice cittadina Beatrice Moro, di non voler correre con gli schieramenti classici ambo i lati della politica in favore di un progetto al centro.
Il triunvirato Giuliano Sanna, Marcello Seddone e Paolo Fadda. Due ex assessori e un ex consigliere comunale che oggi sono di fatto liberi cittadini e che, al netto del credo politico di ognuno e delle appartenenze del passato, non hanno ancora dichiarato legami con le altre forze in campo pur facendo gola chi al Campo largo e chi al centrodestra. Roberto Capelli questo lo sa bene e commenta: «Stiamo parlando di tre giovani di grande esperienza – dice –, che, qualora condividessero il metodo e l’indirizzo intrapreso, sarebbero il sale di questa iniziativa. Una loro presenza al tavolo sarebbe auspicabile e se ritenessero di farne parte nel modo che ritengono più opportuno io ne sarei ben lieto».
Adesso non resta che aspettare comunicazioni ufficiali prima di capire se il Terzo polo possa diventare un’alternativa oppure no.