Minacce al comandante dei carabinieri, la condanna del Comune
L’amministrazione di Orgosolo: «L’intero paese si deve ribellare a queste ripetute intimidazioni»
Orgosolo Il Comune di Orgosolo, con un documento ufficiale, condanna le scritte minacciose comparse sui muri della chiesa di San Marco nei giorni scorsi, contro il comandante della stazione carabinieri di Orgosolo, Matia Chessa, ed esprime piena solidarietà al militare e all’Arma dei Carabinieri. «Riteniamo che l’intero paese debba
ribellarsi a queste ripetute intimidazioni che servono solo a creare malumori e tensioni all’interno della
comunità _ si legge nel documento dell’amministrazione comunale _ Non vogliamo immaginare una regia occulta dietro a questi fatti ma, il susseguirsi di tanti episodi nell’arco di pochi mesi, deve fare riflettere tutti. Orgosolo non merita di essere sempre additata come il paese del malessere: grazie anche al turismo si stanno aprendo molte prospettive di cambiamento soprattutto per i giovani che vogliono restare qui». Nello stesso documento l’amministrazione comunale ricorda che da tempo sta portando avanti diversi iniziative per creare lavoro e benessere nel paese. Ed è dunque evidente, sottolinea «che la disoccupazione non è motivo di malessere come negli anni Ottanta e Novanta quando aveva raggiunto picchi drammatici. In questo momento ci sfuggono le ragioni di tali atti e nell’assemblea che si è tenuta, poco
tempo fa, per parlare degli episodi precedenti, nessuna delle persone intervenute è riuscita a ipotizzare una motivazione plausibile. Al di là di tutto, non è comunque accettabile che eventuali rivendicazioni, magari condivisibili, vengano portate avanti con le minacce per intimidire il malcapitato di turno. Questi gravi episodi vanno condannati senza se e senza ma dall’intera comunità. Altrimenti è il caos».