La Nuova Sardegna

Olbia

Club Med a Caprera, il Tar dà il via libera alla nascita dell’hotel

Di Serena Lullia
Club Med a Caprera, il Tar dà il via libera alla nascita dell’hotel

Il Comune della Maddalena aveva fatto causa alla Regione che aveva bloccato il progetto di riconversione alberghiera

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LA MADDALENA. L’isola ricomincia a credere in un futuro da signora dell’accoglienza. Il Tar ha sbloccato i progetti alberghieri del Club Mediterranèè a Caprera, ma anche quelli a Santo Stefano e Punta Cannone, congelati un anno fa dalla Regione. L’ente cagliaritano, attraverso il parere negativo ai progetti del Comitato tecnico urbanistico, aveva impedito la pubblicazione sul Buras della variante al puc che includeva i nuovi hotel. Per l’isola, alla ricerca di una nuova dimensione economica dopo la fuga della Marina militare italiana, l’addio degli americani e il trasloco del G8, un pugno in piena faccia. L’amministrazione di Angelo Comiti certa di essere nel giusto aveva scelto le vie legali per opporsi alla Regione. Il giudice amministrativo ha dato ragione alle tesi sostenute dall’avvocato Gian Comita Ragnedda. Il Tar con una sentenza obbliga infatti la Regione a pubblicare sul Bollettino regionale la variante al piano urbanistico che include gli alberghi a Santo Stefano, Punta Cannone e Caprera. Ma va anche oltre. Sostiene che il parere che il Comitato regionale esprime sui progetti urbanistici dei comuni non è vincolante. «L'atto regionale, adottato in sede di verifica di coerenza, proprio perché non è un atto di controllo, non può annullare l'atto comunale – si legge nella sentenza –, potendo soltanto contenere una possibile richiesta di riesame ed eventuale adeguamento. A cui il Comune può uniformarsi, nel caso in cui ritenga corretto il rilievo della Regione oppure, in caso contrario, non modificare lo strumento urbanistico e chiedere la pubblicazione sul Buras al fine di fargli conseguire l'efficacia».

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