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Alluvione, ricomincia a ottobre il processo per i 4 morti annegati
ARZACHENA. Ricomincerà daccapo di fronte a un nuovo giudice il processo a carico l'imprenditrice di Biella, Nicolina Poggianti, 70 anni, accusata di quadruplice omicidio colposo per la morte dei...
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ARZACHENA. Ricomincerà daccapo di fronte a un nuovo giudice il processo a carico l'imprenditrice di Biella, Nicolina Poggianti, 70 anni, accusata di quadruplice omicidio colposo per la morte dei quattro componenti della famiglia italo brasiliana Passoni, padre, madre e due figli, annegati nello scantinato di una villetta dove vivevano, durante l’alluvione del 18 novembre 2013. La Procura contesta alla donna di averli ospitati in locali privi di abitabilità.
Il processo era stato avviato dal giudice Giuseppe Grotteria che ha recentemente lasciato le funzioni di giudice monocratico. Il procedimento passerà quindi al nuovo giudice Camilla Tesi. Ieri il difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Merlini, non ha però acconsentito alla lettura degli atti. Pertanto, il processo si riaprirà, con udienza fissata al 10 ottobre. L’avvocato Merlini ha annunciato che per quella data presenterà un dossier con atti relativi al processo dell’alluvione di Olbia per dimostrare che le condizioni atmosferiche di Arzachena erano drammatiche quanto quelle di Olbia e che il rio San Giovanni era straripato per l’eccezionalità dell’evento climatico. (t.s.)
Il processo era stato avviato dal giudice Giuseppe Grotteria che ha recentemente lasciato le funzioni di giudice monocratico. Il procedimento passerà quindi al nuovo giudice Camilla Tesi. Ieri il difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Merlini, non ha però acconsentito alla lettura degli atti. Pertanto, il processo si riaprirà, con udienza fissata al 10 ottobre. L’avvocato Merlini ha annunciato che per quella data presenterà un dossier con atti relativi al processo dell’alluvione di Olbia per dimostrare che le condizioni atmosferiche di Arzachena erano drammatiche quanto quelle di Olbia e che il rio San Giovanni era straripato per l’eccezionalità dell’evento climatico. (t.s.)