Imprese e sviluppo la Zes avanza anche in Gallura
di Tiziana Simula
Il Cipnes riapre il dibattito sulle Zone economiche speciali Siglata una convenzione con la Banca del Mezzogiorno
3 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Le Zes, zone economiche speciali, sono già una realtà in Campania, Calabria e Puglia. La Sardegna è in ritardo rispetto ai tempi di attuazione, ma la Regione è già al lavoro. «Sta preparando il Piano strategico regionale», ha assicurato l’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria, intervenuto al convegno promosso dal Cipnes dedicato alle Zes e alla proposta di sviluppo strategico dei distretti produttivi del Cipnes Gallura. Un’occasione per fare il punto sulla normativa nazionale e sulla sua attuazione a livello regionale e illustrare e condividere con il mondo imprenditoriale gallurese la proposta di programmazione strategica dei distretti produttivi del Cipnes: area consortile di Olbia e zone industriali di Monti e di Buddusò-Alà dei sardi.
In Sardegna sono previsti 2.700 ettari destinati a Zona economica speciale. La proposta progettuale del Cipnes per la Gallura è di 298 ettari: 254 per l’area industriale di Olbia, 28 per il distretto di Monti e 16 per Buddusò-Alà.
L’Italia si è dotata di una disciplina delle Zes con la riforma delle autorità portuali del 2016 e il decreto legislativo “Resto al sud” del 2017. La normativa è allo stato una cornice: per istituire le Zes è necessaria l’approvazione dei piani strategici regionali da parte del Governo.
«Il legislatore ha messo a disposizione dei territori svantaggiati, Mezzogiorno e isole, le Zes, strumenti di programmazione e sviluppo territoriale», ha spiegato il direttore del Cipnes Aldo Carta, dopo i saluti del presidente Mario Gattu e del sindaco Settimo Nizzi.
«Le Zes sono dei contenitori dove dentro c’è tutto ciò che può agevolare le imprese e rendere accogliente e appetibile la loro permanenza. Sono luoghi dove lo Stato incentiva e aiuta i processi produttivi. Le Zes mettono a sistema grandi infrastrutture, competenze, servizi con la semplificazione delle procedure burocratiche, riduzione degli oneri doganali ed un fisco differenziato che premia chi produce e chi più esporta», ha spiegato Aldo Berlinguer, dell’Università degli studi di Sassari. Il vicedirettore del Cipnes Antonio Caggiu e il responsabile dell’ufficio progettazione Europea, Gian Paolo Saba, hanno illustrato la proposta di sviluppo strategico del Cipnes. L’ente consortile si propone quale possibile struttura di supporto tecnico preposta al coordinamento integrato di compiti, funzioni, servizi e risorse necessarie a garantire un’efficace declinazione su base locale delle strategie di intervento previste nella Zes, così da farne un vero polo di attrazione e crescita. In questo contesto, proprio ieri mattina è stata siglata una convenzione tra il Cipnes e l’amministratore delegato della Banca del Mezzogiorno, Bernardo Mattarella, per l’attivazione di uno sportello informativo alle imprese per agevolare l’accesso al credito delle piccole realtà imprenditoriali.
Si sono confrontati sul tema – i cui lavori sono stati coordinati dal giornalista Augusto Ditel – il presidente dell'Autorità Portuale di Cagliari, Massimo Deiana, il responsabile delle relazioni istituzionali Eurispes Luca Danese, la presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Olbia-Tempio, Gabriela Savigni.
In Sardegna sono previsti 2.700 ettari destinati a Zona economica speciale. La proposta progettuale del Cipnes per la Gallura è di 298 ettari: 254 per l’area industriale di Olbia, 28 per il distretto di Monti e 16 per Buddusò-Alà.
L’Italia si è dotata di una disciplina delle Zes con la riforma delle autorità portuali del 2016 e il decreto legislativo “Resto al sud” del 2017. La normativa è allo stato una cornice: per istituire le Zes è necessaria l’approvazione dei piani strategici regionali da parte del Governo.
«Il legislatore ha messo a disposizione dei territori svantaggiati, Mezzogiorno e isole, le Zes, strumenti di programmazione e sviluppo territoriale», ha spiegato il direttore del Cipnes Aldo Carta, dopo i saluti del presidente Mario Gattu e del sindaco Settimo Nizzi.
«Le Zes sono dei contenitori dove dentro c’è tutto ciò che può agevolare le imprese e rendere accogliente e appetibile la loro permanenza. Sono luoghi dove lo Stato incentiva e aiuta i processi produttivi. Le Zes mettono a sistema grandi infrastrutture, competenze, servizi con la semplificazione delle procedure burocratiche, riduzione degli oneri doganali ed un fisco differenziato che premia chi produce e chi più esporta», ha spiegato Aldo Berlinguer, dell’Università degli studi di Sassari. Il vicedirettore del Cipnes Antonio Caggiu e il responsabile dell’ufficio progettazione Europea, Gian Paolo Saba, hanno illustrato la proposta di sviluppo strategico del Cipnes. L’ente consortile si propone quale possibile struttura di supporto tecnico preposta al coordinamento integrato di compiti, funzioni, servizi e risorse necessarie a garantire un’efficace declinazione su base locale delle strategie di intervento previste nella Zes, così da farne un vero polo di attrazione e crescita. In questo contesto, proprio ieri mattina è stata siglata una convenzione tra il Cipnes e l’amministratore delegato della Banca del Mezzogiorno, Bernardo Mattarella, per l’attivazione di uno sportello informativo alle imprese per agevolare l’accesso al credito delle piccole realtà imprenditoriali.
Si sono confrontati sul tema – i cui lavori sono stati coordinati dal giornalista Augusto Ditel – il presidente dell'Autorità Portuale di Cagliari, Massimo Deiana, il responsabile delle relazioni istituzionali Eurispes Luca Danese, la presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Olbia-Tempio, Gabriela Savigni.