l’appello
Comerci: cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre
TEMPIO. Anche il Comune di Tempio al pari di tantissimi altri Comuni della Sardegna dovrebbe conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. A chiederlo è Nicola Comerci, docente di...
26 novembre 2019
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TEMPIO. Anche il Comune di Tempio al pari di tantissimi altri Comuni della Sardegna dovrebbe conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. A chiederlo è Nicola Comerci, docente di Filosofia, scrittore, opinionista ed ex segretari del Pd tempiese. «Dietro il pretesto del “libero pensiero” - dice il docente -, negli ultimi tempi assistiamo al tentativo di occultare o addirittura modificare il patrimonio di valori che gli uomini e le donne del passato, con le loro lotte e i loro sacrifici, ci hanno lasciato in eredità. Capisaldi ideali e culturali come il rispetto della vita e della dignità della persona, della lotta contro l’ingiustizia e contro l’ineguaglianza sono sottoposti quotidianamente all’attacco di chi, dal loro eclissarsi, ritiene di poter trarre giovamento politico. Sintomo di questa situazione è la recente assegnazione di una scorta alla senatrice Liliana Segre. Una delle ultime testimoni dell’orrore nazista. Personificazione vivente della memoria storica, vittima di minacce da parte di chi ha fatto del cinismo il baluardo della propria ignoranza. Per reagire a questo clima d’odio, da più parti in tutto il Paese si sta conferendo la cittadinanza onoraria alla senatrice come segno di solidarietà per la sua persona e per quanto la sua tragica esperienza rappresenta per l’Umanità intera. Questo, sta avvenendo anche in Sardegna, in luoghi a noi anche vicini come Bortigiadas, guidato dal sindaco Emiliano Deiana. Ritengo pertanto che anche Tempio non possa sottrarsi a questo dovere. La nostra amministrazione dovrebbe compiere questo gesto simbolico ma di alto spessore culturale e sociale, conferendo la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Sarebbe un’ulteriore occasione per confermare il sostrato di valori su cui la nostra comunità ha edificato finora la propria storia. Un gesto importante in un momento in cui appare urgente tracciare la distanza da posizioni troppo vicine a un passato orribile che non vogliamo dimenticare e che nulla hanno a che vedere con il futuro di speranza che, da cittadini del mondo, ci adoperiamo per costruire». (a.m.)