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Antenna a Monticanaglia anche le minoranze contro

Antenna a Monticanaglia anche le minoranze contro

Arzachena, le due opposizioni chiedono che l’argomento sia discusso in Consiglio «Manca un regolamento e non si possono lasciare ai privati scelte così delicate»

31 agosto 2021
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ARZACHENA. Le opposizioni consiliari si uniscono al grido di allarme lanciato dal borgo di Monticanaglia per il ripetitore telefonico comparso sulla collina. Nuova Arzachena e Arzachena bene comune hanno presentato richiesta di acceso agli atti per verificare la regolarità dell’installazione dell’antenna. C’è tanta preoccupazione a Monticanaglia al punto tale che si è costituito un comitato spontaneo deciso a opporsi in ogni sede «per la tutela della salute e quella paesaggistica».

«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e proteste – spiegano i consiglieri Maria Giagoni, Alessandro Malu, Dorotea Fiori, Vittoria Fresi e Gigi Astore –. Abbiamo quindi presentato istanza di accesso agli atti per acquisire le necessarie informazioni. Siamo consapevoli che l'argomento delle esposizioni ai campi elettromagnetici sia molto spinoso e divisivo perché contrappone il tema della tutela della salute pubblica a quello del progresso tecnologico e dello sviluppo delle moderne reti di telecomunicazione. Si tratta di due interessi collettivi egualmente importanti e degni della massima attenzione. Proprio per questo sia la normativa nazionale che quella regionale prevedono la possibilità, per ciascun comune di adottare dei regolamenti per l'individuazione delle aree più idonee per la localizzazione degli impianti, in modo da limitare al minimo possibile l'esposizione della popolazione e rendere le installazioni compatibili con la tutela della salute, oltre che dell'ambiente e del paesaggio».

Le opposizioni ricordano ce Arzachena non è oggi dotata di questo importante strumento. «La sua mancanza rischia di creare enormi disagi e malcontento tra i cittadini che vedono spuntare da un giorno all'altro, nel giardino del proprio vicino, un mega ripetitore – proseguono dalle opposizioni –. A nostro avviso occorre raccogliere l'appello lanciato dal Comitato e aprire urgentemente un dibattito consiliare sull'argomento al quale dovrà seguire una ricognizione su tutto il territorio per individuare i siti più appropriati per le nuove installazioni. In questo modo si eviterebbe di affidare la pianificazione del servizio solo all'iniziativa dei gestori che, in quanto portatori di interessi privati, non sono in grado di contemperare tutti gli interessi della collettività, sia in termini di minore esposizione possibile per la popolazione, che di tutela del paesaggio, che di estensione della rete sull'intero territorio comunale. C'è il rischio concreto che proprio nelle zone agricole più vicine alla costa, che nel nostro territorio sono comunque molto popolate durante tutto l'anno, si moltiplichino questo genere di installazioni per meglio servire il gran numero di utenti presente d’estate, lasciando scoperte altre zone del territorio meno frequentate».

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