La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, un tesoro inedito dallo scavo del nuraghe Belveghile dimenticato

Dario Budroni
Olbia, un tesoro inedito dallo scavo del nuraghe Belveghile dimenticato

 Nascosto per 30 anni dal cavalcavia si prende la rivincita: trovata una capanna laboratorio lunga 17 metri e centinaia di reperti 

05 novembre 2021
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OLBIA. Il nuraghe Belveghile si prende la sua rivincita. Da oltre trent’anni nascosto sotto le travi di cemento armato di un cavalcavia della circonvallazione, realizzata quando le leggi in materia di salvaguardia erano ben diverse da quelle attuali, il complesso archeologico a nord di Olbia è stato appena interessato da una importante campagna di scavo.

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Nel corso dell’operazione, che ha riguardato un’area di 1000 metri quadri di proprietà del Cipnes, sono state rinvenute strutture architettoniche inedite e numerosi reperti che arricchiscono le conoscenze sulla civiltà nuragica. Attualmente si possono intravedere 12 strutture, sia di forma circolare che rettangolare, che mostrano una notevole diversificazione cronologica, architettonica e culturale.

Nello specifico, è stato deciso di approfondire l’indagine di una capanna absidata lunga ben 17 metri, divisa in più vani e utilizzata per un lungo periodo di tempo per attività prevalentemente artigianali, legate per esempio alla lavorazione di pelli e tessuti.

È la prima volta che questa tipologia viene ritrovata nel nord Sardegna. Qui sono stati recuperati più di 100 strumenti in pietra e terracotta di varie forme e grandezza: mortai, pestelli, lisciatoi in ceramica di grande interesse scientifico, più numerosi contenitori in ceramica. Il Segretariato regionale del Ministero della cultura per la Sardegna ha destinato 300mila euro per la campagna di scavo del Belveghile, parte di un finanziamento complessivo di 1 milione di euro. Il resto dei fondi sarà utilizzato con l’obiettivo di rendere fruibile il sito.

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