La Nuova Sardegna

Olbia

L’incidente sul lavoro

Olbia, imprenditore morto schiacciato dal carrello: disposta l’autopsia

di Tiziana Simula

	L'imprenditore Giancarlo Campus
L'imprenditore Giancarlo Campus

Sentiti i clienti a cui Giancarlo Campus stava consegnando le vele

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Olbia. Stava consegnando le vele ai suoi clienti, Giancarlo Campus, quando il carrello elevatore manuale con cui aveva caricato il loro camion, si è piegato rovesciandosi pesantemente su di lui e schiacciandolo. Nell’affermata veleria Sailboard, in via Namibia, nella zona industriale di Olbia, dove l’imprenditore 66enne nativo di Ghilarza lavorava con altre quattro persone (di cui due figli), erano state riparate le vele di un’imbarcazione che qualche giorno fa si era incagliata sugli scogli, nelle acque della Gallura, e che avrebbe dovuto partecipare alla Rolex cup. Il lavoro era finito. E sabato sera, Giancarlo Campus, era andato nella sua azienda per fare la consegna. Cosa sia accaduto esattamente e perché, a un certo punto, il carrello – evidentemente non in equilibrio nel piano su cui poggiava – si sia rovesciato, saranno gli accertamenti disposti dalla Procura di Tempio a dirlo.

Gli uomini del commissariato di Olbia, coordinati dal vice questore Raffaele Bracale, e gli ispettori dello Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asl di Olbia, che si stanno occupando delle indagini, hanno iniziato a sentire le persone presenti al momento dell’accaduto, cioè i clienti a cui stava consegnando le vele. Sono stati loro a chiamare immediatamente i soccorsi. Le loro dichiarazioni saranno importanti per ricostruire la dinamica dei fatti e fare chiarezza sul perché il carrello si sia rovesciato.

Ieri mattina, sul luogo della tragedia, la polizia Scientifica ha eseguito nuovi rilievi nell’area del capannone messa sotto sequestro, dov’è avvenuto il tragico incidente. Il magistrato ha ordinato anche il sequestro del carrello utilizzato per spostare la merce, e del camion. Il magistrato ha disposto l’autopsia. Oggi, lunedì 16 settembre, la Procura affiderà l’incarico al medico legale che dovrà eseguire l’esame autoptico sul corpo della vittima. Il drammatico incidente sul lavoro è avvenuto poco prima delle 19 nel silenzio della zona industriale, dove gran parte delle aziende erano chiuse. Giancarlo Campus stava ultimando la consegna ai suoi clienti. Improvvisamente il carrello elevatore si è piegato e rovesciato andandogli pesantemente addosso.

Le sue condizioni sono apparse subito gravissime ai soccorritori del 118, arrivati con l’elisoccorso che si è alzato in volo dall’ospedale Giovanni Paolo II e con un’ambulanza. In via Namibia, all’incrocio con via Corea, sono intervenuti anche i vigili del fuoco per spostare il pesante mezzo e gli uomini del commissariato di Olbia e lo Spresal che dovranno accertare anche se sono state rispettate tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro. I medici hanno cercato di rianimarlo per quasi un’ora. Ma ogni tentativo di salvargli la vita è stato inutile. Intorno alle 20, è stato dichiarato il decesso.  Giancarlo Campus non è riuscito a sopravvivere alle lesioni riportate nell’incidente (trauma da schiacciamento del torace).

La sua tragica morte ha destato profondo cordoglio in città dove l’uomo (padre di tre figli), era molto conosciuto, sia nella sua veste di imprenditore che come amante del mare e grande appassionato ed esperto di vela e surf. Faceva parte del circolo nautico di Olbia. È stato organizzatore di diverse manifestazioni sportive e lui stesso ha spesso gareggiato. Tanti i messaggi e i ricordi postati sui social da chi lo conosceva: clienti della sua attività, amici sportivi, e non. Messaggi affettuosi da chi, come lui amava, la vela. «Non sei stato solo il nostro velaio, sei stato soprattutto un amico, e così vogliamo ricordarti. Oggi vogliamo salutarti come facevamo sempre: con un grande “buon vento”, amico nostro».

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