Sfruttamento della prostituzione, il processo si chiude a 21 anni dai fatti
Reati prescritti: il collegio ha dichiarato non doversi procedere per 8 imputati
Sassari Fatti che risalgono a ventuno anni fa e un processo che si è aperto nel 2008 a carico inizialmente di 18 imputati, diventati otto con varie posizioni stralciate nel corso degli anni.
Ieri mattina il collegio presieduto da Giancosimo Mura (a latere Monia Adami e Sara Pelicci) ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere per tutti gli imputati (tra questi c’erano anche due ex poliziotti all’epoca in servizio alla questura di Sassari e un medico di base) in quanto i reati a ciascuno contestati si sono prescritti. Si è arrivati a questo epilogo perché non sarebbe stato possibile reperire i testimoni che avrebbero dovuto deporre in aula.
Tra il 2003 e il 2004 diverse persone erano state arrestate da polizia e guardia di finanza con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Il questore aveva anche disposto la chiusura di due locali notturni, uno a Sassari e l’altro ad Alghero. Nei night erano infatti state trovate giovani extracomunitarie provenienti dall’est che lavoravano come entraîneuse ma di che di fatto erano state avviate alla prostituzione. Tra gli arrestati – oltre ai due ispettori in servizio nell’ufficio prevenzione generale e nell’ufficio immigrazione – anche i gestori dei locali e alcuni mediatori. L’operazione – che all’epoca destò particolare clamore – aveva consentito di sgominare un’organizzazione internazionale che procurava extracomunitarie che venivano poi costrette a prostituirsi. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Sabina Useli, Gabriele Satta, Marco Palmieri, Pietro Diaz, Nicola Satta, Letizia Doppiu Anfossi, Salvo Fois, Elisabetta Udassi, Roberto Boiano.