Lo studio
Olbia, aumenta il consumo di alcol e tabacco tra i giovani
di Carolina Bastiani
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Un momento della presentazione dei dati
I dati della ricerca promossa dall’Istituto Euromediterraneo. Coinvolti 650 ragazzi galluresi. Cresce la sfiducia nei confronti degli adulti
20 settembre 2024
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Olbia La parola ai ragazzi. Si è conclusa così, nella mattinata di oggi, venerdì 20 settembre, la presentazione dei risultati dell’indagine “La condizione di vita dei giovani e degli adolescenti”. Lo studio, che ha avuto un approccio multidisciplinare, è stato effettuato su un campione di 650 ragazze e ragazzi dei territori di Olbia, Tempio e Calangianus, tra gli 11 e i 19 anni, con una percentuale trascurabile di universitari e neet.
L’indagine, fortemente voluta dal Comune di Olbia, è stata promossa dall’Istituto Euromediterraneo di Tempio ed è stata condotta dal Laboratorio di statistica dell’Università Cattolica di Milano e dai salesiani “Don Bosco” di Olbia. I dati illustrati hanno raccontato tutto sommato una bella realtà, fatta di bravi ragazzi e di buone famiglie, ma dove esistono anche sacche di difficoltà su cui c’è necessità di intervenire, perché potrebbero sfociare in comportamenti o situazioni dannose. Tra questi, l’utilizzo di sostanze nocive: è stato rilevato, per esempio, l’aumento del consumo di tabacco soprattutto tra le ragazze, che oggi sono anche più aperte a quello di alcool e droghe leggere. Il 34,5% di loro ha dichiarato di fumare tabacco molto frequentemente, contro il più basso 17,9% del campione maschile.
In generale, tra le criticità osservate è emersa la sfiducia nei confronti degli adulti, soprattutto nel caso di figure istituzionali, come quella degli insegnanti. Tra le diverse cause, la difficoltà della scuola di costruire un’alleanza con le famiglie, che permetta ad entrambe le istituzioni di accompagnare al meglio i giovani nella transizione verso l’età adulta.
L’incontro si è comunque concluso in un clima di ottimismo. Simonetta Lai, assessora ai Servizi sociali di Olbia, ha invitato tutti i giovani a dare il loro contributo: «È doverosa ancora una riflessione e non sarà facile trovare le soluzioni, ma questo è un risultato davvero importante perché possiamo intervenire con dati alla mano». E rivolgendosi direttamente ai ragazzi: «È ancora necessario il vostro supporto perché noi adulti possiamo capire solo da voi. Dateci le vostre idee».
