La Nuova Sardegna

Olbia

Il nuovo ente

Scalda i motori la Provincia Gallura. Rino Piccinnu: «Ci governeremo da soli»

di Dario Budroni

	L'amministratore della Provincia Gallura Rino Piccinnu
L'amministratore della Provincia Gallura Rino Piccinnu

Il neo-amministratore: «Svolta importante, le risorse incassate saranno spese qui». Malumori per il caso Ivana Russu

22 settembre 2024
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Olbia. Le telefonate gli hanno sicuramente dato un po’ di carica. Lo hanno chiamato i sindaci di Olbia e Tempio, Settimo Nizzi e Gianni Addis, e ancora una lunga serie di amministratori sparsi in tutta la Gallura. «Li ringrazio, è importante che il territorio sia unito» dice Rino Piccinnu, appena nominato dalla giunta Todde amministratore della Provincia Gallura. Uomo del Pd, consigliere comunale con un passato da assessore ai Servizi sociali, Piccinnu dovrà adesso amministrare e traghettare la resuscitata provincia gallurese verso le elezioni del presidente, che dovrebbero svolgersi la prossima primavera. Il passaggio di consegne con il forzista Pietro Carzedda, per anni subcommissario della Zona omogenea di Olbia-Tempio, è in programma domani, lunedì 23 settembre, alle 11. Ma lui, Rino Piccinnu, che della Provincia soppressa nel 2016 è stato revisore, un giro nel palazzo di via Nanni lo ha già fatto. «Sono andato a trovare le persone che lavorano nel reparto contabilità – dice Piccinnu –. Tutti bravi professionisti, sono felice di ritrovarli».

La rinascita. Il momento è di quelli importanti. La Gallura avrà di nuovo la sua Provincia e l’amministratore appena nominato non nasconde la sua soddisfazione. «Sono doppiamente contento. Questo territorio aveva bisogno di un suo ente. E sono felice anche perché è stato scelto un gallurese. Sarebbe anche potuto arrivare qualcuno da fuori, invece no». Così come è gallurese – e anche lui olbiese – l’ex sindaco e parlamentare Gian Piero Scanu, scelto dalla giunta regionale come commissario liquidatore della Provincia di Sassari. «Mi aspetta un lavoro di riordino – spiega Piccinnu –. Tutto dovrà essere pronto per le elezioni di secondo livello del presidente. A parte questo, per la Gallura è una svolta decisiva. Avere una provincia significa che le risorse incassate qui verranno spese qui. Avremo un bilancio unico. La Provincia di Sassari, invece, doveva suddividere le risorse tra territori diversi tra loro. È una riconquista». Piccinnu fa un esempio: «Pensiamo alle scuole superiori. In Gallura la popolazione giovanile è in crescita e abbiamo bisogno di nuovi istituti, di aule, di insegnanti, di assistenza scolastica. In altre zone della Provincia di Sassari, invece, si verifica il problema opposto. Il fatto di poterci amministrare per conto nostro è fondamentale». Grande attenzione sarà dedicata alle strade: «A cominciare dalla Olbia-Tempio. È determinante unire le due città il prima possibile». La nuova Provincia dovrebbe chiamarsi Gallura-Nord est Sardegna, anche se non è ancora troppo chiaro. «Il nome è sicuramente importante, ma lo è di più il contenuto» commenta in ogni caso Piccinnu.

Il malumore. La nomina di Piccinnu, come prevedibile, ha comunque suscitato non pochi malumori dalle parti dell’area che ha sostenuto Ivana Russu, la capogruppo del Pd in consiglio comunale che alle ultime regionali ha messo insieme un bottino di 3.111 voti. Russu è stata la sesta più votata del Pd in tutta l’isola, ma, sulla base dei seggi previsti per ogni circoscrizione, è restata fuori dal consiglio regionale. Nonostante il risultato elettorale, è restata fuori anche da tutto il resto: giunta, uffici e, adesso, anche dalla Provincia. Ivana Russu, che appare sempre più isolata all’interno del suo partito, per adesso preferisce la linea del no comment.

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