La Nuova Sardegna

Santa Teresa Gallura. È ottobre e con le foglie cadono anche le restrizioni sugli accessi alle spiagge: i poco più di mille ingressi al giorno previsti per la Rena Bianca sono un ricordo dell’estate e la spiaggia simbolo della cittadina, dal 1 ottobre, è nuovamente accessibile a tutti. Un’amara consolazione per chi avrebbe voluto godersela liberamente anche durante la stagione calda. Il numero chiuso, infatti, sperimentato quest’anno per la prima volta, ha letteralmente scosso la comunità di Santa Teresa ed è stato accolto fin da subito tra numerose proteste per diversi motivi. La sua introduzione frettolosa; la mancata condivisione con i cittadini; il costo elevato del ticket di ingresso – 3,50 euro a persona –, percepito come un modo per batter cassa travestito da contributo ambientale (contro di esso era stata indetta anche una petizione popolare); l’assenza di un’analisi approfondita per giustificarne l’applicazione; l’informazione superficiale agli operatori del settore; la mancata valutazione della presenza di stabilimenti balneari, la realizzazione di un chiosco e di una passerella senza autorizzazione, eccetera, eccetera. Eppure, nonostante le contestazioni della minoranza comunale e la rivolta popolare, la giunta della sindaca Nadia Matta ha tirato dritto ed ora è pronta a presentare il suo bilancio di fine stagione, fatto di “risultati decisamente positivi, sia dal punto di vista della tutela ambientale che della fruibilità”.

I frutti dell’estate. A illustrare gli esiti del primo anno di accesso regolato alla Rena Bianca, introdotto con lo scopo di ridurre il carico antropico su un sistema considerato fragile, è Nadia Matta in persona, che ha parlato di “scelta vincente”, nonostante le iniziali perplessità con cui è stata accolta: «La gestione controllata degli ingressi ci ha permesso di mantenere una qualità ambientale eccellente, con minore stress per la spiaggia e le sue dune, oltre a un netto miglioramento della pulizia e della gestione dei rifiuti». Centomila le presenze registrate, sempre nel rispetto del limite giornaliero di 1015 ingressi. Un limite che ha permesso all’amministrazione di gestire i flussi turistici senza sovraffollamenti, grazie anche al sistema di prenotazione online. Quest’ultimo, come spiega la sindaca, ha semplificato l’organizzazione per i visitatori, riducendo al minimo le code e gli assembramenti, soprattutto a luglio e agosto. «Un altro dato positivo – continua – è legato alla sicurezza: l’accesso controllato ha consentito di migliorare la gestione delle emergenze e la presenza di bagnini ha garantito un monitoraggio costante della spiaggia, rendendola un luogo sicuro per famiglie, anziani e bambini». Un monitoraggio che ha riguardato anche la qualità delle acque, mantenutasi eccellente per tutta la stagione “a dimostrazione che la gestione sostenibile delle risorse può portare benefici concreti e duraturi”.

Nuovi obiettivi. Quello che per la sindaca è un vero e proprio successo incoraggia l’amministrazione a proseguire su questa strada: «Stiamo già lavorando per migliorare ulteriormente il sistema di prenotazione per la prossima stagione per facilitare l’accesso e garantire una sempre maggiore efficienza. Vogliamo anche ampliare le campagne di educazione ambientale e proseguire nella realizzazione di opere per mitigare l’erosione. Investiremo, inoltre, su altri servizi, tra cui una zona giochi per bambini». L’ultima riflessione, la prima cittadina Nadia Matta, la riserva a chi si è opposto all’iniziativa: «Chi ha tentato, in tutti i modi, di ostacolare questo progetto spero abbia capito l’intento di questa amministrazione che non è certo quello di rimpinguare le casse del Comune ma di guardare al futuro con ottimismo e andare verso un turismo sostenibile».