La Nuova Sardegna

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Malasanità

Tempio, 39enne operata per un tumore al seno: «Attendo l’invalidità da 14 mesi»

di Giuseppe Pulina
Tempio, 39enne operata per un tumore al seno: «Attendo l’invalidità da 14 mesi»

La storia di Silvia: «Finora i miei solleciti sono stati tutti inutili»

13 ottobre 2024
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Tempio. Si chiama Silvia, è tempiese, ha 39 anni e la sua è una di quelle storie in cui sfortunatamente si possono riconoscere tante altre persone. Storia che chiama ancora una volta in causa la gestione della sanità e le numerose criticità che ne rendono sempre meno affidabile il sistema. Quella di Silvia è la storia di una giovane donna a cui è stato diagnosticato un tumore al seno. Dopo aver subito l’intervento, si è sottoposta a due cicli di chemioterapia, con 25 sedute di radioterapia. Sino alla fine dell’anno dovrà seguire una terapia biologica. Ha diritto al riconoscimento dell’invalidità civile per il quale ha fatto domanda, ma la 104 che le spetterebbe on le è stata ancora assegnata.

«Ho presentato domanda di invalidità civile, legge 104, e collocamento mirato il 1° agosto 2023 – questa è la sua testimonianza – ma, allo stato attuale, la domanda risulta sempre in lavorazione, malgrado abbia inoltrato vari solleciti all'Inps». Alla sede di Olbia, presso la quale ha presentato l’istanza, le rispondono che non essendo di competenza di quell’ufficio, lo stesso non può intervenire in merito. A convocarla e accertarne lo stato di salute toccherebbe alla quinta Commissione Invalidi Civili della Asl di Tempio. Le viene suggerito di contattarla telefonicamente o, meglio ancora, di recarsi personalmente presso i loro uffici, facendo valere la priorità che spetta a una paziente oncologica.

Il calvario burocratico è solo all’inizio, perché Silvia non perde tempo e, attraverso vari solleciti, fa quanto le viene suggerito. Niente da fare però, perché la pratica, malgrado l’urgenza, non fa un passo in avanti. Stanca e sfiduciata, ha deciso di rendere pubblica la situazione nella quale è venuta a trovarsi. Della sua vicenda ha messo al corrente il consigliere comunale Alessandro Cordella, che dello stato della sanità territoriale si è spesso occupato. «Quanto è accaduto – spiega Cordella – è facile da ricostruire. Tanto semplice quanto vergognoso, perché la Commissione Invalidi Civili dell’Asl di Tempio esiste solo sulla carta e, incredibilmente, è così da molto tempo. Presumo che Silvia non sia l'unica a dover affrontare questo silenzioso inferno. A mia memoria la criticità di questa commissione è venuta fuori in consiglio comunale più di una volta ma, al netto delle rassicurazioni fornite dalla Asl Gallura e riportate al Consiglio dal sindaco, nulla purtroppo è cambiato».

Per Cordella, la storia di Silvia dovrebbe muovere tutti a un’indignazione generale. Che cosa fare però? «Preso atto che le rassicurazioni e gli impegni sono sempre risultati disattesi, che le letterine di protesta cadono nel vuoto e che Silvia e tanti altri hanno diritto di vedersi riconosciuti dei diritti costituzionalmente garantiti, propongo al sindaco e ai sindaci afferenti il nostro Distretto sanitario di intimare all’Asl Gallura la risoluzione della criticità non più procrastinabile in un tempo contingentato di 10 giorni. Altrimenti si convochino i consigli comunali presso l'ingresso della sede aziendale Asl di Olbia».

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