La Nuova Sardegna

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Consorzio UniOlbia

Olbia, è ufficiale: l’ex caserma della finanza diventa sede universitaria

di Giandomenico Mele
Olbia, è ufficiale: l’ex caserma della finanza diventa sede universitaria

L’Agenzia del demanio ha ceduto lo stabile all’ateneo di Cagliari. Compreso nel pacchetto anche l’ex palazzo di Poste e Telegrafi di via delle Terme

18 ottobre 2024
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Olbia. L'Agenzia del demanio ha ceduto all'Università di Cagliari l'ex caserma della guardia di finanza di corso Umberto e il palazzo di Poste e Telegrafi di via delle Terme. Il Comune sarà ente attuatore e come tale destinerà i due edifici come sedi a disposizione del Consorzio universitario UniOlbia. Probabilmente saranno destinati a uffici amministrativi, ma non si esclude l'utilizzo anche per eventuali alloggi dei docenti.

Il protocollo di intesa é stato sottoscritto oggi, venerdì 18 ottobre, e sancisce l'acquisizione di due immobili strategici in funzione della sede universitaria di Olbia. A ospitare i corsi di laurea (soprattutto quelli di economia del turismo) sarà invece il palazzo Giordo (ex Standa), nell’ambito del progetto dell’università diffusa che interesserà presto un po’ tutta la città. Nello specifico è stato l’ateneo di Cagliari, che fa parte del consorzio UniOlbia, a chiedere in concessione la vecchia caserma. Non al Comune ma all’Agenzia del demanio, che è proprietaria dell’immobile. Sarà però il Comune ad andare a caccia delle risorse finanziarie – tra Regione, Stato e Unione europea – per la riqualificazione della struttura.

Quella che per decenni fu la sede della Guardia di Finanza a Olbia si trova in un pessimo stato di conservazione. Ormai uno dei pochi edifici del centro storico che non si è ancora riusciti a riqualificare. L’università di Cagliari, che ha avviato il corso di laurea in Ingegneria navale nell’ex area Sep di via Dei Lidi, ha deciso di puntare su Olbia e ha così chiesto nuovi spazi. L’ex caserma della finanza, dunque, potrà essere salvata e riqualificata. Il Comune si impegnerà a reperire le risorse necessarie alla riqualificazione «assecondando la domanda del territorio dove operano oltre 70 imprese, private, del settore della nautica, nonché il porto, demaniale, che costituisce uno dei principali collegamenti con la Penisola». Non è da escludere che l’ex caserma possa ospitare in futuro anche altri corsi di laurea.

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