Olbia, quasi impossibile trovare casa. Nizzi: «Svolta con la nuova edilizia»
Il sindaco: «Con il Pai meno vincoli. I proprietari preferiscono i turisti»
Olbia. Continua la caccia a un tetto sotto cui mettere la testa. La situazione è diventata talmente complicata da aver chiaramente assunto i contorni dell’emergenza abitativa. In città non si trova quasi più nulla: poche case in vendita, comunque a prezzi sempre più alti, e soprattutto pochissime abitazioni in affitto per un periodo che non sia compreso tra l’autunno e la primavera. Il dibattito è acceso e ora è il sindaco Settimo Nizzi a dire la sua. Il primo cittadino si ritrova infatti ad amministrare una città in costante crescita ma che rischia anche di non essere più in grado di accogliere le persone, dai lavoratori che arrivano da fuori agli stessi olbiesi. Anche per questo Comuni vicini come Loiri, Monti e Telti vedono aumentare ogni anno il numero dei residenti. «Purtroppo quello dell’emergenza abitativa è un problema – dice Nizzi –. Per diversi motivi, ormai, i proprietari preferiscono non affittare più le loro case. La svolta, però, secondo me arriverà attraverso le nuove costruzioni. Con la variante al Pai abbiamo appena liberato dai vincoli diversi chilometri quadrati di città. Significa che lì si potrà tornare a costruire». Una importante boccata d’ossigeno al settore dell’edilizia a undici anni dall’alluvione.
Nuove case. La svolta è nota: con la variante al Pai, approvata dalla Regione, sono state riclassificate le zone a rischio idrogeologico. Le aree ad alta pericolosità, sulla base di nuovi calcoli, sono passate da 7,5 a 2,4 chilometri quadrati. Tutte zone dove, secondo determinate regole, si potrà tornare a costruire. «Si restituisce alla città la sua potenzialità realizzativa dal punto di vista sia abitativo che commerciale – spiega Settimo Nizzi –. È fondamentale che, proprio alla luce della carenza di abitazioni, si torni ora a investire nel mattone. Si realizzeranno nuove case. Una svolta che farà dunque bene sia al mercato degli affitti che delle vendite. Ovviamente si potrà costruire solo sulla base di determinate regole». Un esempio su tutti: saranno banditi i piani interrati. E dell’emergenza abitativa in città, sabato mattina, si è parlato anche durante il congresso cittadino di Fratelli d’Italia, durante il quale il partito di Giorgia Meloni, a Olbia, ha fatto pace con il sindaco Nizzi. Il coordinatore cittadino Marco Piro ha per esempio ribadito la necessità di investire sull’edilizia popolare, per la quale non si muove nulla da un pezzo.
Affitti brevi. Il sindaco prova inoltre ad analizzare il motivo della carenza di case in affitto tutto l’anno. I proprietari preferiscono infatti puntare sul mercato turistico, sicuramente più conveniente dal punto di vista economico. Ma non solo. «Spesso i proprietari, dopo lunghi affitti, si ritrovano la casa rovinata – dice –. Capita anche che, in alcuni casi, gli inquilini non paghino più l’affitto. Sono cose che influiscono moltissimo sulle scelte dei proprietari di case». E proprio per quanto riguarda affitti brevi e b&b, il sindaco Nizzi ricorda che da poco la normativa è diventata più severa. Un aspetto a cui il primo cittadino sembra tenere particolarmente, soprattutto per via del caos estivo generato dall’abbandono dei rifiuti. «Ci sarà una stretta – dice Nizzi –. Di sicuro diminuirà il numero dei b&b, ma soprattutto le strutture saranno di una qualità maggiore. Le case sfitte, inoltre, dovranno essere denunciate. E la Tari dovrà essere sempre pagata».