Abusi edilizi a Tavolara, il processo si chiude con la prescrizione
L’inchiesta era scattata nel 2019 dopo un esposto presentato dagli ambientalisti del Grig
Olbia Si è concluso con la dichiarazione di prescrizione del reato il processo per i presunti abusi edilizi compiuti nell’isola di Tavolara. Il giudice Silvia Campesi ha riconosciuto il decorso dei termini per la prescrizione e ha disposto la restituzione immediata del bene sotto sequestro ai legittimi proprietari, Loredana e Vittorio Marzano.
L'inchiesta era iniziata nel 2019 con un esposto presentato alla Procura di Tempio dal Gruppo di intervento giuridico, parte civile nel processo. Gli ambientalisti denunciarono l'ampliamento di una villa a Tavolara, di proprietà di Loredana e Vittorio Marzano, rinviati a giudizio insieme a Giuseppe e Paolo Guglielmi della Igas Com srl, committente dei lavori, l'architetto e direttore del cantiere Julio Cesar Ayllon, e Marilena Cardone, amministratrice unica della Cama costruzioni srl, azienda esecutrice delle opere.
Il Gruppo di intervento giuridico, attraverso l’avvocato Susanna Deiana, si è opposto alla prescrizione e ha chiesto che venisse riconosciuto comunque il risarcimento del danno e le spese di costituzione di parte civile. I difensori – gli avvocati Danilo Mattana e Giancomita Ragnedda – si sono opposti alla liquidazione di qualsiasi somma in considerazione del fatto che l’istruttoria non fosse conclusa e che comunque la parte svolta, soprattutto con riferimento ai tecnici istruttori della pratica edilizia del Comune di Olbia e del responsabile della sovrintendenza, aveva evidenziato che la ristrutturazione fosse totalmente conforme e identica alla costruzione precedente, sia per forma, pianta, altezza, prospetto, volume.
In definitiva non è stata accertata la tesi della Procura che riteneva che il provvedimento autorizzativo del Comune di Olbia si dovesse disattendere in quanto vi fosse una qualche condotta penalmente rilevante che ne determinasse l’illegittimità.