Olbia, partono i lavori al Molo Brin: si comincia dalle ex Officine Mameli
L’intervento darà vita alla marina per mega e giga yacht
Olbia Il simbolo di un luogo che sta seguendo la vocazione di un’intera città e territorio, secondo le linee del business della nautica, che ha individuato nei giganti del mare il motore economico del presente e del futuro. I lavori del porto turistico del Molo Brin della Quay Royal non potevano che partire da quelle che a Olbia sono note come Ex Officine Mameli. Lì dove un tempo si esibirono Paolo Fresu ed Amii Stewart, gli ex magazzini doganali diventati per lungo tempo simbolo di degrado più che luogo della cultura. Gli operai incaricati di eseguire i lavori sul futuro porto turistico hanno aperto le porte dell’edificio che l’ultima generazione di olbiesi aveva conosciuto come terra di abbandono. Tramontata l’idea di farne un centro multifunzionale, luogo di aggregazione e cultura, era arrivato il progetto del nuovo porto turistico, che lo aveva individuato come quartier generale dello scalo per le gigantesche imbarcazioni a due passi dal centro.
Le ex officine. Le prime aree sono state chiuse con reti rosse da cantiere e gli operai sono già al lavoro. Il vecchio fabbricato di 800 metri quadri, un tempo adibito ad officina meccanica e deposito doganale, andrà ad ospitare gli uffici direzionali, i locali tecnici e di servizio per il personale della nuova marina della Quay Royal. Tutta l’area in concessione, delimitata da dissuasori e controllata da apposito servizio di guardiania, sarà resa libera all’accesso pedonale, con apposite aree di svago fronte mare. Il progetto prevede anche nuovi locali destinati a bar e ristorazione, ma su questo punto si attendono maggiori certezze, visto che l’Autorità portuale, che ha ceduto la concessione di 30 anni dell’area, non aveva anticipato dettagli.
I tempi. Ci vorrà circa un anno e mezzo per completare la nuova marina per mega e giga yacht. Il futuro porto turistico entra ufficialmente nella fase operativa, con il futuro impatto sui parcheggi, secondo le prime stime dell’Authority e del concessionario, che dovrebbe essere inizialmente limitato alla perdita di circa 60 stalli di sosta, salvo una revisione a lavori in corso. Attualmente i lavori, concentrati intorno all’edificio e sulla testata del Brin, non hanno ancora tolto stalli di sosta. Poche settimane fa l’ampia porzione del lato sud del porto storico di Olbia, pari ad oltre 41 mila metri quadri complessivi, tra aree a terra e specchi acquei, era passata ufficialmente nella disponibilità della società Quay Royal per l’avvio di un restyling radicale e che dovrebbe vedere il taglio del nastro prima dell’inizio della stagione estiva del 2026. Per far fronte alla cancellazione degli stalli del Molo Brin, il Comune ha deciso di riqualificare uno dei due parcheggi alla radice dell’Isola Bianca. Si tratta di quello a due piani di fronte alla Lega navale.
Il porto. Saranno 17 in tutto i posti barca disponibili, con ormeggio perpendicolare alla banchina, così distribuiti: due fino a 45 metri di lunghezza, 8 fino a 65, altri 2 per 85 metri, 4 per 105. L’ultimo, che avrà ormeggio affiancato su buona parte della testata del molo, potrà ricevere mega yacht fino a 150 metri di lunghezza. L’intero banchinamento, attualmente delimitato da fioriere, sarà riqualificato con pavimentazione in granito, nuove bitte per l’ormeggio, nicchie per gli impianti di fornitura idrica ed elettrica alle imbarcazioni, calpestio in legno esotico, maggiormente adatto all’ambiente marino, lungo tutto il ciglio della banchina. Una piccola porzione del molo, in passato occupata da un distributore di carburante, ospiterà un impianto per la raccolta delle acque di sentina e degli olii esausti. Le Ex Officine Mameli erano diventate utilizzabili dopo il via libera da parte della Soprintendenza, dal momento che vanno considerate bene tutelato, per poi procedere con l’assegnazione alla Quay Royal srl, unica società ad aver presentato una richiesta di concessione.