La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Via al processo alla presunta banda che spacciava cocaina in Gallura

Via al processo alla presunta banda che spacciava cocaina in Gallura

Olbiese patteggia tre anni e otto mesi, gli altri imputati hanno scelto il rito abbreviato

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Olbia Si è aperto oggi, 4 febbraio, davanti al gip Alessandro Cossu il processo (giudizio immediato) alla presunta banda di spacciatori arrestati nel giugno del 2024 dalla polizia di Porto Cervo. In sette sono accusati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina soprattutto, ma anche marijuana – tra Olbia, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Porto Rotondo, Arzachena e Oristano. Tutti hanno fatto ricorso a riti alternativi. Oggi Fabrizio Derosas, di Olbia, difeso dall’avvocato Giampaolo Murrighile, ha patteggiato la pena a 3 anni e 8 mesi di reclusione e 14mila euro di multa. Gli altri saranno processati con rito abbreviato, alcuni condizionato all’esame di testimoni che saranno sentiti nella prossima udienza fissata per il 3 giugno.

Gli imputati sono Francesco Bagaglia, domiciliato a La Maddalena, Stefano Deriu, di Ghilarza, ma residente a Olbia, Simone Erdas, di Oristano ma residente a Porto Rotondo, Fabiano Corda, domiciliato a Olbia, Federico Porta, domiciliato a Porto Rotondo e Mauro Careddu, residente a Olbia. Il blitz durante il quale erano state eseguite le misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Tempio Marco Contu, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso e del sostituto procuratore Alessandro Bosco, era avvenuto all’alba dell’11 giugno scorso, dopo oltre un anno di indagini.

Insieme ai poliziotti di Porto Cervo, erano scesi in campo per eseguire i provvedimenti e le perquisizioni domiciliari anche i colleghi di Olbia, Sassari e Ozieri. Oltre settanta cessioni di cocaina avvenute tra settembre e novembre 2023, sono state documentate dalla polizia durante l’attività d’indagine. Particolarmente intensa l’attività di spaccio a La Maddalena, dove, da quanto emerso dalle indagini, veniva garantito agli assuntori un approvvigionamento di cocaina pari a 250 grammi ogni dieci giorni.

Secondo le accuse, i personaggi di spicco erano Stefano Deriu e Fabrizio Derosas. Deriu, che operava per lo più all’interno della sua abitazione, a Olbia, forniva la cocaina a Bagaglia che la spacciava a La Maddalena, e per le consegne fino all’isola si serviva di corrieri. L’attività di spaccio sarebbe arrivata anche a Oristano. Per intercettarli, gli investigatori avevano utilizzato i trojan, i captatori informatici. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luca Tamponi, Antonello Desini, Federico Delitala, Luciano Rubattu, Gianluca Coronas e Francesco Campanelli. (t.s.)

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