La Nuova Sardegna

Olbia

La storia

Arzachena, 6mila professionisti del turismo nella scuola voluta dall’Aga Khan

di Carolina Bastiani

	L'inaugurazione della scuola con l'Aga Khan (a sinistra)
L'inaugurazione della scuola con l'Aga Khan (a sinistra)

L’istituto alberghiero “Costa Smeralda” nacque 60 anni fa per volere del principe

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Arzachena La sua storia è iniziata nella seconda metà del Novecento, quando la Costa Smeralda si preparava a diventare il rifugio del jet set internazionale. Una terra che allora custodiva paesaggi mozzafiato e aspri al tempo stesso, priva di strade e servizi. Un angolo di Gallura che, però, nel giro di pochi anni ha cambiato il suo volto, inseguendo il desiderio del principe Karim Aga Khan, che, con lungimiranza e intelligenza, lo ha trasformato in una destinazione da sogno, culla di una nuova idea di turismo d’élite. E allora ecco che vennero aperti i primi cantieri, realizzate le prime strade e costruiti impianti per portare acqua ed elettricità. Fu fondata anche la compagnia aerea Alisarda. E prima ancora del borgo Porto Cervo, inaugurato nel 1964, nacquero gli alberghi. I primi furono il Cala di Volpe, il Pitrizza e l’Hotel Cervo. Strutture ricettive dagli standard elevati, per le quali si rendeva necessaria una forza lavoro locale preparata e qualificata, tassello primario per il funzionamento dell’intero progetto di sviluppo globale del territorio. E fu così che, nel cuore pulsante del borgo smeraldino, venne firmato l’atto di nascita dell’Ipsar Costa Smeralda. L’istituto alberghiero di Arzachena, fortemente voluto dal principe scomparso una settimana fa, è tuttora un’eccellenza nella formazione di professionisti nel settore ricettivo e della ristorazione. Il prossimo ottobre spegnerà 60 candeline.

19 ottobre ‘65. Sono le 15 e all’Hotel Cervo non è un qualunque pomeriggio d’autunno. Un gruppo di sei persone tra cui l’allora sindaco di Arzachena Giovanni Filigheddu, che tanta parte ha avuto nello sviluppo della Gallura e della Sardegna, e Félix Bigio, uno degli uomini che solo tre anni prima aveva dato vita al Consorzio Costa Smeralda, stanno ponendo le basi per il futuro di migliaia di giovani galluresi e sardi. Quello che stanno facendo, cioè, è creare la “Scuola alberghiera di Porto Cervo”, come viene chiamato nel verbale della riunione. «La scuola è nata come succursale di Sassari – spiega l’attuale dirigente dell’Ipsar, Antonello Pannella – da cui ha poi ottenuto l’autonomia nel 1972. Il primo nucleo si trovava a La Conia». I locali che avrebbero dovuto ospitare i primi alunni e docenti erano stati messi a disposizione proprio dal Cervo, che, insieme all’alberghiero di Sassari, si impegnava a mantenere “ad ogni costo” i corsi della scuola anche se il numero degli alunni non avesse raggiunto il minimo previsto. Trenta gli alunni considerati, per i quali venivano messi a disposizione vitto e alloggio, indumenti da lavoro e l’assistenza medica, ma anche un servizio di trasporto a carico del Comune. Oltre a diversi “locali di insegnamento” erano poi disponibili la cucina, il ristorante e il bar, insieme alle “macchine e al materiale d’esercizio”. Il tutto integrato con le aziende del territorio. Sempre dall’atto di costituzione: il lavaggio professionale di tovaglie, tovaglioli, grembiuli e asciugamani va fatto eseguire alla Biancasarda di Olbia.

Ottobre ‘25. La prima campanella è così suonata il 5 novembre del 1965, alla presenza dell’Aga Khan. «Al di là della sua volontà di fondare l’istituto e della sua presenza fisica quel giorno – continua Pannella – il principe è stato sempre vicino alla scuola. Diversi docenti ora in pensione ricordano chiaramente che si è sempre informato sul suo andamento, così come hanno fatto tutte le sue emanazioni, dal Consorzio a Smeralda Holding». Da quel ‘65 la scuola, che ora ha sede ad Arzachena in viale Paolo Dettori, di strada ne ha percorsa e, facendo un rapido calcolo, si può stimare che si siano formati almeno 6mila professionisti. «La scuola ha preso piede e si è sviluppata di pari passo con il territorio – conclude il dirigente – e stiamo già pensando a come celebrare i suoi 60 anni». Al territorio la scuola continua a rispondere con l’apertura di un nuovo corso di studi in lingue.

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