Olbia Serve salire sulla sopraelevata per notare forme e colori della nuova Mogadiscio. Al posto delle sterpaglie e delle discariche abusive sta pian piano vedendo la luce il nuovo parco sul mare. Il cantiere non è dei più veloci ma, ultimamente, i lavori hanno subito una accelerata. Così sono comparse nuove aiuole e le basi di un parco giochi. Un intervento che la città attende da anni, considerato che la zona di Mogadiscio è di gran lunga una delle più belle di Olbia ma da sempre abbandonata e per nulla valorizzata. Un maxi progetto di rigenerazione urbana, ambientale e sociale realizzato nell’ambito del piano Iti, avviato anni fa proprio per cambiare il volto ai quartieri della Sacra Famiglia e di Poltu Cuadu. Gli interventi lungo la spiaggia di Mogadiscio, in ogni caso, sono solo i più evidenti. Il cantiere sta infatti interessando anche l’area più interna e lontana dalle strade urbane, dove sono in fase di realizzazione punti di osservazione, ponticelli, pista ciclabile e camminamenti sul mare.
Cosa cambia. L’obiettivo del progetto Iti, che porta la firma del Comune, è insomma quello di riqualificare l’ansa sud del golfo interno. Diversi gli interventi programmati. Innanzitutto c’è la creazione di un parco sul mare, da Mogadiscio a Poltu Cuadu passando quindi per la linea di costa che si affaccia sull’ex peschiera. Tecnici e operai stanno realizzando aree verdi, zone fitness e parchi giochi, più sentieri e ponticelli per il superamento delle aree umide. Già realizzati a Mogadiscio, ma non ancora aperti, due edifici di vetro e cemento che funzioneranno da punto ristoro e da strutture per il noleggio di mezzi sostenibili. Sempre a Mogadiscio erano stati realizzati i servizi igienici, che poi il Comune ha deciso di smantellare e di ricostruire un po’ più in là. E cioè accanto allo skatepark che sorgerà sempre all’interno della stessa area: una struttura che sarà omologata per ospitare competizioni di livello mondiale. Anche l’ isola Lepre – che si trova nella zona dove stazionano i fenicotteri e dove fino agli anni Cinquanta esisteva una casa chiusa – sarà compresa nel piano di rigenerazione.
Piste ciclabili. Uno dei punti di forza dell’Iti è naturalmente la pista ciclabile che unirà l’ex ponte di ferro di via Roma all’aeroporto Costa Smeralda e al teatro Michelucci. Alcuni tratti sono stati già realizzati, sia a Poltu Cuadu che alle spalle del quartiere della Sacra Famiglia. La pista ciclabile, adesso, scorre anche all’interno dell’ex area dello storico cantiere Moro, che ha così dovuto liberare i suoi vecchi pontili da decine di imbarcazioni. La pista dell’Iti sarà collegata alle altre in fase di progettazione e di realizzazione in città. L’obiettivo finale del Comune è quello di rendere ciclabile l’intera linea di costa, da Pittulongu a Murta Maria passando per il lungo tratto di pista che il Cipnes sta realizzando nella zona industriale.
Michelucci. Sempre nel progetto Iti rientrano la riqualificazione e l’apertura del teatro Michelucci, dove i lavori sono in corso. È compreso anche l’intervento che sta cambiando l’aspetto di Poltu Cuadu, tra piste ciclabili, nuove aree verdi e progetti sociali promossi dal Community hub del Comune e dalla parrocchia di San Ponziano.