La Nuova Sardegna

Olbia

Progetto Iti

Olbia, avanza il parco sul mare: d’estate l’inaugurazione

di Dario Budroni
Olbia, avanza il parco sul mare: d’estate l’inaugurazione

Via i rifiuti dalla linea di costa e dall’isola Lepre. A Mogadiscio ponti e percorsi ciclopedonali. Monni: «Così cambia il golfo»

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Olbia Lo skyline con palazzaccio e ruota panoramica si specchia su un mare che sarà presto di tutti. Tra isolette, scogli e macchia mediterranea prende forma il grande parco progettato per riqualificare l’angolo preferito dai fenicotteri. E mentre nell’area di Mogadiscio tecnici e operai stanno realizzando chioschi, aree fitness e parco giochi, nella zona più interna – tra i quartieri della Sacra Famiglia e di Poltu Cuadu – si creano i percorsi naturalistici e si portano avanti anche le operazioni di bonifica. Quello che è considerato uno degli angoli più suggestivi del golfo olbiese, infatti, per decenni è stato utilizzato più che altro come una gigantesca discarica abusiva. Nonostante le giornate ambientali organizzate negli anni dai volontari insieme al Comune, a Mogadiscio e dintorni si può trovare ancora di tutto: montagne di copertoni, bottiglie, lattine, pezzi di motore, qualche elettrodomestico arrugginito. Il grosso è stato accumulato e infilato dentro grandi sacchi della spazzatura. Una operazione che, insieme alla potatura di alberi e piante, apre le porte a un intervento che punta a valorizzare la linea di costa e le isolette. Compresa l’ isola Lepre, raggiungibile a piedi attraverso una piccola striscia di terra. Per il taglio del nastro, ormai, non dovrebbe mancare molto. L’obiettivo è quello di inaugurare il primo parco sul mare della città entro la fine della prossima estate.

Nuova vita.  Tutto ruota attorno al Progetto Iti, il piano di rigenerazione urbana e sociale pensato dal Comune per cambiare il volto ai quartieri della Sacra Famiglia e di Poltu Cuadu. Il piatto forte è sicuramente il grande parco tra i due quartieri. «Stiamo portando avanti un maxi progetto importantissimo per la città – sottolinea Bastianino Monni, assessore comunale all’Urbanistica –. L’area in cui stiamo intervenendo è bellissima, ma non è stata mai utilizzata se non da pochi appassionati e, in passato, dai pescatori e dagli arsellatori. Una zona che, tra l’altro, nel tempo è stata trasformata in una discarica. Abbiamo trovato addirittura pezzi di auto degli anni Settanta. Presto, dunque, daremo agli olbiesi la possibilità di vivere quello che sarà il primo parco sul mare della città. Contiamo di inaugurarlo in tarda estate». Gli interventi sono diversi: bonifica a parte, in questi giorni ci si sta concentrando anche sulla recinzione lungo via Rimini e sugli impianti dell’acqua e dell’illuminazione. I due chioschi di Mogadiscio diventeranno invece un infopoint e un punto ristoro. Presto partiranno anche i lavori che daranno alla luce lo skatepark. «Sarà un impianto che potrà essere utilizzato dagli appassionati, ma lo omologheremo anche per le competizioni regionali, nazionali e internazionali – spiega l’assessore Monni –. In generale, quella del Progetto Iti è una grande sfida che cambierà il modo di vivere il golfo più interno. Un luogo di grande bellezza di cui ancora non tutti sono a conoscenza».

Il resto dell’Iti.  Uno dei tratti distintivi del Progetto Iti, e quindi anche del parco di Mogadiscio, è sicuramente la pista ciclabile: parte dall’ex ponte di ferro e arriva fino all’aeroporto e al teatro Michelucci, passando in buona parte lungo la linea di costa. Alcuni tratti, sia a Mogadiscio e che a Poltu Cuadu, sono stati già realizzati. «Tutto rientra nel piano della città ciclabile – ricorda Monni –. L’obiettivo dell’amministrazione è collegare Pittulongu all’aeroporto, passando per la pista del Cipnes in zona industriale e quella già realizzata nel lungomare». Con il resto dei soldi dell’Iti, nel frattempo, il Comune ha avviato la riqualificazione del teatro Michelucci, che sta diventando una biblioteca musicale internazionale e anche uno spazio dedicato alle attività teatrali. I soldi sono stati investiti anche nel Community Hub di Poltu Cuadu, dove il settore dei Servizi sociali ha pianificato diversi progetti di rigenerazione sociale. Sempre attorno al Community Hub, e ancora con i fondi dell’Iti, è in fase di realizzazione un parco aperto al quartiere arricchito da diverse strutture sportive. «Pian piano stiamo cambiando in meglio i due quartieri inseriti nell’Iti – conclude Monni –. E presto a essere riqualificate, grazie al progetto Pinqua, saranno anche altre due importanti zone della città». E cioè i quartieri di San Simplicio e di Orgosoleddu, dove saranno anche costruite nuove case popolari e riqualificate quelle diroccate.

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