Prosciolto l’ex consigliere regionale Giovanni Satta: «Finalmente, ma quanta sofferenza»
L’onorevole era accusato di influenza illecita e tentata estorsione nell’ambito della vendita di una Rsa a Monastir
Cagliari «Dopo aver subito ancora una volta l’onta dell’arresto, la gogna mediatica, oggi sono stato prosciolto». Inizia così il post pubblicato su Facebook dall’ex consigliere regionale Giovanni Satta, assolto insieme all’imprenditore Piergiorgio Ollano in udienza preliminare per la vendita della residenza sanitaria Villa degli Ulivi di Monastir. Le accuse erano influenza illecita e per Satta anche tentata estorsione: il gup del tribunale di Cagliari Luca Melis ha emesso sentenza di non luogo a procedere perché il primo reato è stato in parte abrogato, e per Satta è caduta anche la seconda imputazione, come chiesto dai difensori Gianluca Aste, Angelo Merlini e Gianmario Sechi, e sollecitato dagli stessi pm Danilo Tronci ed Emanuele Secci.
L’ex onorevole Satta era stato arrestato e posto ai domiciliari nell'ottobre 2022 perché sospettato di essersi fatto promettere da Ollano - proprietario della Rsa - 1 milione di euro per fare da intermediario nella cessione della struttura a una società francese. Per gli stessi episodi avevano, invece, patteggiato i due coimputati: l'ex assessore comunale Anselmo Piras e il medico Franco Savasta, con pena concordata a 1 anno e 6 mesi.
Il post di Giovanni Satta continua così: «Ero accusato di estorsione e di traffico di influenze illecite. Qualcosa che ha dell’inverosimile. L’estorsione , ammessa da altri 2 indagati , non poteva essere imputata al sottoscritto perché gli stessi, durante delle intercettazioni, si erano lamentati del fatto che non avessi intenzione di “minacciare” nessuno. Perciò nei miei confronti, già il Gip aveva escluso il mio coinvolgimento. Il traffico di influenze illecite , lo avrei invece perpetrato chiamando al telefono un mio parente che lavorava presso il Ministero per lo sviluppo economico e chiedendogli una semplice informazione, come risulta ascoltando le intercettazioni operate dalla Guardia di finanza». E poi: «Ovviamente questa assoluzione non mi gratifica per tutto quanto, io e la mia famiglia abbiamo ingiustamente sofferto»