La Nuova Sardegna

Olbia

La crisi

Il sindaco Azzena: «Non mi dimetto. Sarebbe un grave danno per Luras»

di Pietro Zannoni
Il sindaco Azzena: «Non mi dimetto. Sarebbe un grave danno per Luras»

Le accuse agli assessori dimissionari: «Abusavano dei locali pubblici e davano le chiavi ad amici»

3 MINUTI DI LETTURA





Luras «Io non mi dimetto. Sono disposto a tutto pur di non lasciare il Comune a un commissario prefettizio. Sarebbe un grave danno per Luras». Ha organizzato una conferenza stampa per dire la sua sulla crisi della maggioranza, il sindaco Mauro Azzena. Dalle sue parole non vien fuori un bel quadro per i dimissionari assessori. «Innanzitutto non c’è stato alcun mio atto di revoca delle deleghe all’assessora Tamponi . Ho appena accennato al ritiro della delega ma chi la accompagnava ha subito detto che allora sarebbe andata a protocollare le sue dimissioni. Poi sono arrivate le dimissioni fotocopia». Azzena parla anche di un incontro con il suo gruppo, avvenuto il sabato di carnevale, ma nessun accenno sulla crisi. Anzi. «In quell’occasione ho rimarcato l’arrivo del nuovo segretario e del nuovo responsabile dell’ufficio  che avrebbe potuto agevolare il lavoro di tutti: a partire da una gestione migliore degli edifici e automezzi pubblici». Ed ecco la voce, di dominio pubblico da tempo, secondo la quale «dopo Carnevale si sarebbe fatto cadere il sindaco». Per lui i responsabili hanno nome e cognome. Coloro che avrebbero dovuto sostenerlo. Evidente, invece, che la fiducia fra sindaco e sei della maggioranza è venuta meno. «Grave poi che i dimissionari , eccetto uno, non mi abbiamo rivolto alcun messaggio di solidarietà per le minacce di morte».

Il sindaco si sofferma anche sugli «“abusi” degli assessori nell‘uso dei locali pubblici e delle chiavi date ad amici. E infatti nel Palazzo Depperu, nel palazzo Perantoni o nel palazzetto dello sport, sono stati lasciati rifiuti. E poi trovo sconveniente che in una festa organizzata, in un edifico pubblico, si paghi un biglietto». Di fronte alla richiesta di dimettersi da parte delle opposizione, il sindaco sottolinea «che le minoranze, da parte loro, potrebbero essere obbligate a presentarsi da un commissario ad acta e così permettere la surroga. Il fatto grave è che si sta premendo anche sui non eletti a non accettare. Ma se decadiamo, il commissario prefettizio farebbe il minimo consentito e  sarebbero bloccati i vari progetti da realizzare ( circa quattro milioni di euro) che arricchirebbero non pochi benefici a Luras».

Riguardo alle minacce arrivate al sindaco attraverso scritte pesanti su cartelloni, Azzena si dice «molto preoccupato e mi dispiace per i miei familiari. Posso capire se un cretino  si inserisce in questa polemica per agitare ancor più le acque, ma che mi si accusi in un manifesto anche di aver ricevuto soldi da qualche industria degli impianti eolici o fotovoltaici, è ancor più grave e fuori da ogni logica. Le pale eoliche nel nostro territorio risalgono a prima del mio mandato e non certo sono nei miei terreni».  Quando gli si fa presente, infine, che corre voce che in località Silonis si vorrebbe realizzare, occupando 60 ettari, un progetto di pannelli fotovoltaici Azzena risponde: «Noi faremo del nostro meglio per scongiurarlo ed è per questo che Luras deve avere un’amministrazione in carica che possa vigilare».

Primo piano
Emergenza abitativa

Case in affitto introvabili, i proprietari scelgono i turisti

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative