Olbia Il parcheggio riservato agli operatori aeroportuali è circondato da un lungo nastro arancione. Il grosso degli stalli sarà infatti eliminato per lasciare il posto al cantiere di Rfi, che sta realizzando gli oltre tre chilometri di binari per collegare il centro città con l’aeroporto. Nasce dunque un problema, con i lavoratori dello scalo e gli equipaggi delle compagnie aeree che non potranno più parcheggiare le loro auto a pochi metri dall’aerostazione. Ed è così che entra in gioco il Comune: attraverso la municipalizzata Aspo ha infatti sottoscritto una convenzione con Rfi, mettendo a disposizione dei lavoratori diverse aree di sosta nelle vicinanze dello scalo per un totale di 332 stalli. La distanza, comunque, non è di poco conto. Per questo, Rfi si occuperà di attivare un servizio navetta per consentire agli operatori di raggiungere il Costa Smeralda senza dover percorrere diverse centinaia di metri a piedi. È tutto scritto in una delibera appena approvata dalla giunta comunale. Una soluzione, quella di allontanare i parcheggi dei lavoratori, che però non soddisfa tutti. A far sentire la sua voce è per esempio l’Ugl Ta, che mette in evidenza i disagi a cui potrebbero andare incontro i lavoratori dello scalo e in particolare gli equipaggi di Aeroitalia e Volotea.
Il cantiere. Per realizzare il collegamento ferroviario, che dovrà essere inaugurato entro il 2026, Rfi sta utilizzando i fondi del Pnrr. I lavori sono in corso e basta fare un giro in periferia, in particolare nella zona di Colcò, per imbattersi nel cantiere che avanza. Anche alcune aree attorno all’aeroporto sono state transennate, considerato che qui arriverà la ferrovia e che sempre qui sarà realizzata la stazione finale.
I parcheggi. Da sempre gli operatori dell’aeroporto e di alcune compagnie possono contare su una grande area di sosta riservata, in uso a Geasar, che si trova di fronte alla caserma dei vigili del fuoco. Lo stesso parcheggio che sarà adesso in gran parte sacrificato per lasciare il posto a una sorta di area deposito legata al cantiere di Rfi: non per sempre, ma solo per la durata dei lavori. La soluzione alternativa, con il via libera di Geasar e di Enac, è quella di destinare provvisoriamente ai lavoratori alcune aree di sosta comunali vicine al Costa Smeralda, comprese quelle nei dintorni del nuovo polo commerciale. Gli stalli che potranno essere utilizzati esclusivamente dagli operatori aeroportuali sono 332 in tutto, di cui 313 per le auto e 19 per le moto. Nella convenzione approvata dalla giunta comunale si legge che Rfi pagherà all’Aspo 5 euro al mese per ogni singolo stallo. Inoltre la società municipalizzata si occuperà di installare la relativa segnaletica, mentre gli operatori dovranno esporre a bordo dell’auto l’apposito abbonamento che sarà rilasciato dall’Aspo e dalla Geasar. Considerata la distanza dei parcheggi, la Geasar e l’Enac hanno chiesto a Rfi di attivare, a proprie spese, un servizio navetta «adeguatamente dimensionato per il trasporto degli operatori aeroportuali dai parcheggi Aspo all’aerea aeroportuale e viceversa».
I dubbi. Soluzioni che non convincono l’Ugl Ta. Secondo il sindacato, soprattutto la presenza dei turisti nei mesi estivi potrebbe rendere difficoltosa la fruizione dei parcheggi Aspo. Inoltre l’Ugl parla di aree «in maggioranza incustodite, non presidiate da alcun sistema di sorveglianza e neppure dotate di illuminazione», con il rischio di « aggressioni e rapina». Dubbi anche sulle frequenze del servizio di trasporto. Da tutto ciò, sempre secondo il sindacato, «deriva un’altissima probabilità di riflessi negativi sulla regolarità delle operazioni aeroportuali e dei voli, dovuta all’incertezza di trovare un parcheggio disponibile nell’area individuata, unita all’indeterminatezza del servizio di trasporto pubblico da e per l’aeroporto, peraltro non disponibile in fasce orarie cruciali per gli operatori aeroportuali».