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Olbia

Tribunale

Morì al pronto soccorso, medici prosciolti: «Operavano in piena emergenza Covid»

Morì al pronto soccorso, medici prosciolti: «Operavano in piena emergenza Covid»

Nessuna responsabilità per i due sanitari accusati di omicidio colposo per il decesso di un avvocato sassarese

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Olbia Nessuna responsabilità medica per la morte dell’avvocato Salvatore Manca, di Sassari, meglio conosciuto come Cicino, avvenuta la mattina del 22 agosto del 2020, in piena emergenza Covid, al pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Olbia. Il gip del tribunale di Tempio Alessandro Cossu ha archiviato il procedimento penale nei confronti di due medici del pronto soccorso che si occuparono del paziente, Ilenia Pepe e Lucia Maria Ventroni, accusate di omicidio colposo. Secondo le accuse, i due sanitari non avevano prescritto tutti gli esami, né richiesto la consulenza cardiologica necessaria a diagnosticare la patologia che affliggeva il paziente, morto la mattina dopo il suo arrivo in ospedale per scompenso cardiaco acuto. In seguito all’attività d’indagine e all’interrogatorio dei due medici richiesto dai loro difensori, gli avvocati Gerolamo Orecchioni e Giuseppe Bardini per Pepe, e l’avvocata Rita Dedola, per Ventroni, la Procura ha chiesto l’archiviazione del fascicolo. A cui si sono opposti i familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Sebastiano Tola e Nicola Satta. Oggi, 17 aprile, il gip Alessandro Cossu, davanti a cui si è svolta la discussione delle parti, ha disposto l’archiviazione. Nell’ordinanza si evidenzia come «l’operatività dei medici impiegati al pronto soccorso risultava fortemente compromessa dalle restrizioni imposte dall’emergenza pandemica». E come i due medici «si trovarono a operare in un contesto di documentata scarsità di risorse umane e materiali». Tutti elementi che, dice il gip, nel loro insieme «impongono di ridimensionare il grado della colpa attribuibile ai due medici. Da qui, l’archiviazione. (t.s.) 

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