I familiari dei due dispersi ai pescatori: «Cercateli con le reti a strascico»
Presentata la denuncia di scomparsa di Giuseppe e Lorenzo Deiana
Olbia Gli oggetti ritrovati e gli ultimi avvistamenti da parte di alcuni pescatori conducono nello stesso tratto di mare. Ed è lì, tra le Calcarelle, Cala del Sonno, Cala Spada e Mortorio, che la madre di Giuseppe e Lorenzo, i due ragazzi olbiesi di 24 e 20 anni scomparsi in mare da sabato scorso, chiede che si concentrino le ricerche, con l’attivazione di mezzi e metodologie più appropriate al caso. Assistita dall’avvocato Pietro Cherchi, oggi 24 aprile, Simona Deiana ha formalizzato in commissariato, ad Olbia, la denuncia di scomparsa dei suoi due figli. Il difensore chiede al Prefetto, al Questore e a qualsiasi altra autorità preposta che siano svolti alcuni specifici accertamenti e attività.
Le richieste. In particolare, la ricerca della posizione del cellulare di Giuseppe su Google maps attraverso l’estrapolazione da parte di personale specializzato dei relativi dati tramite l’indirizzo e-mail e il pc del giovane. Ma anche l’acquisizione della tracciatura Ais di tutte le imbarcazioni che potrebbero essere passate quel giorno nella zona interessata, tra le 11 e le 20 per verificare se ci possa essere stata qualche collisione con altre barche. Nella denuncia si chiede anche l’autorizzazione affinché alcuni pescatori esperti di Golfo Aranci, gli stessi che hanno trovato gli oggetti in mare, e che hanno già dato la loro disponibilità, possano gettare le reti a strascico con i pescherecci nella zona sospetta indicata per cercare nei fondali. Infine, sollecitano la perlustrazione a terra tramite personale specializzato, del tratto di costa e delle scogliere della stessa area (Cala del Sonno, Cala Spada, Punta d’India – Figarolo a uscire). Perlustrazione avvenuta in tutti questi giorni, solo grazie alla mobilitazione dei barracelli di Golfo Aranci e della mobilitazione di volontari che hanno raccolto gli appelli dei familiari dei due fratelli scomparsi.
Le ricerche. Dopo giorni di ricerca a terra e in mare, con l’impiego di sommozzatori della guardia costiera e dei vigili del fuoco, imbarcazioni, elicotteri e droni, di Giuseppe e Lorenzo e della loro barca, non c’è nessuna traccia. Tutto ciò che è stato trovato finora sono alcuni oggetti (zaini, una scarpa, attrezzi da pesca, e altro) che erano presenti sulla loro piccola barca al momento della scomparsa. Oggetti riconosciuti dalla madre. Non si sa cosa sia realmente accaduto ai due ragazzi, e ciò che la donna chiede, attraverso il suo avvocato, è che si tengano in considerazione gli ultimi avvistamenti dei suoi figli, avvenuti tra le 11 e le 13 da tre pescatori che hanno detto di aver visto i due ragazzi all’altezza della zona di Calcarelle verso Cala del Sonno, e la zona di ritrovamento degli oggetti, avvenuto nello stesso tratto di mare la mattina successiva. E che vengano attivati nuovi accertamenti.
La scomparsa. Giuseppe e Lorenzo Deiana erano usciti di casa all’alba per una battuta di pesca a bordo della loro barca di quattro metri con motore fuori bordo, ormeggiata al porticciolo di Cocciani, ad Olbia, e avevano preso il largo verso Capo Figari. Sarebbero dovuti rientrare a casa nel pomeriggio. Ma quando è calata la sera, non vedendoli rientrare, la madre e la compagna di uno di loro, avevano allertato la sala operativa della Guardia costiera. Sono, quindi, scattate le ricerche in mare lungo le coste di Golfo Aranci, estese poi all’Isola di Tavolara e alla spiaggia di Capriccioli. Ricerche che finora non hanno portato al loro ritrovamento. Oggi, la presentazione della denuncia di scomparsa. Con la disperata richiesta che le ricerche non si fermino ma, anzi, proseguano in una direzione precisa e con procedure specifiche.
I volontari. «Non lasciateci soli... Dobbiamo cercarli anche oggi, nonostante non si possa uscire in mare». L’appello sul web della madre di Francesca, fidanzata di Lorenzo, non è caduto nel vuoto neppure di fronte alle forti raffiche del vento. Una trentina di cittadini hanno raggiunto oggi la sede “Domo mea” nel porticciolo di Golfo Aranci, messa a disposizione dal Comune, dove l’associazione di protezione civile Gaia, di Olbia, sta coordinando i volontari che stanno partecipando alle ricerche a terra. Non solo parenti e conoscenti della famiglia, ma tanti semplici cittadini che anche oggi sono arrivati da varie zone della Gallura per dare il loro contributo, chi per tutto il giorno, chi per poche ore. Le ricerche via terra si sono allargate fino alla zona di Capriccioli. Tutti coloro che volessero partecipare alle ricerche possono contattare solo per messaggio il numero WhatsApp dell’associazione 351 5700779.