Per l’Inps era cieco ma in casa teneva dvd porno
Un 68enne del Sassarese accusato di truffa: per 13 anni avrebbe percepito la pensione di invalidità senza averne diritto
Sassari Per l’Inps, che ogni mese gli dava la pensione di invalidità, era cieco. Nella sua abitazione, però, gli investigatori avevano trovato dvd di film porno.
E’ l’ultimo dettaglio emerso nel processo a carico di un 68enne finito a giudizio per truffa ai danni dell’Inps. Per la Procura l’uomo avrebbe finto di esser cieco per 13 anni per intascare la pensione ma le indagini della guardia di finanza avrebbero accertato atteggiamenti e comportamenti che un non vedente non avrebbe potuto tenere.
Tesi rafforzata durante l’udienza di oggi giovedì 24 aprile davanti al giudice Claudia Sechi quando un teste della polizia giudiziaria ha raccontato di un sequestro “particolare” avvenuto a casa dell’uomo: diversi dvd con video erotici e film porno.
Per l’accusa l’ennesima prova della truffa messa in atto. Come dire: avere in casa i dvd presupponeva che l’imputato li guardasse. Eppure per l’Inps lui era un cieco totale, con tanto di attestazione dell’Ats e un’entrata garantita di circa 1300 euro che gli avrebbe consentito - per ben 13 anni - di non lavorare e andarsene a spasso tutti i giorni.
In aula erano già stati sentiti come testimoni il medico legale che fece gli accertamenti per conto della Procura di Sassari e un maresciallo delle Fiamme Gialle che aveva riferito al giudice degli appostamenti e dei pedinamenti da parte degli inquirenti, durante i quali l’imputato aveva comportamenti non proprio in linea con una cecità assoluta.
Secondo le accuse della Procura l’uomo riceveva un assegno che lui stesso andava a incassare personalmente ogni mese nell’ufficio postale del suo paese. Poi rientrava a casa dopo una passeggiata in centro e dopo aver svolto le sue commissioni quotidiane, sempre da solo. Il pm Giovanni Porcheddu, titolare dell’inchiesta, gli ha contestato un danno nei confronti delle casse dell’Inps di poco più di 189mila euro.
Denaro incassato (secondo le accuse ingiustamente) dal 2007 al 2020 che l’uomo – in caso di condanna – dovrà dunque restituire all’istituto di previdenza sociale. Il 68enne non aveva un cane guida, né il classico bastone bianco utilizzato dai non vedenti e per strada - hanno accertato e documentato i finanzieri - si muoveva con disinvoltura. Prima di attraversare la strada guardava a destra e a sinistra e quando rientrava a casa, ignaro che gli uomini delle Fiamme Gialle lo tenevano sotto controllo, tirava fuori le chiavi e apriva senza alcuna difficoltà la porta d’ingresso.
L’uomo aveva realmente dei problemi di vista, ma nel 2007 aveva dichiarato un improvviso peggioramento delle sue condizioni. Un peggioramento che però in realtà non ci sarebbe stato.
E ora nel processo spuntano anche i dvd porno. Per il legale della difesa Dario Masala un dettaglio che non avrebbe rilevanza accusatoria: possedere i filmati è diverso dall’avere la prova che l’imputato li guardasse. E bisognerebbe eventualmente anche fare una valutazione temporale relativamente al periodo in cui la cecità del 68enne si sarebbe aggravata.
Il processo è stato aggiornato al 22 ottobre.