La Nuova Sardegna

Oristano

Mont’e Prama, permuta per ampliare gli scavi

di Piero Marongiu
Mont’e Prama, permuta per ampliare gli scavi

Cabras, il Comune si rivolge ai privati per avviare l’acquisizione dei terreni L’operazione consentirà ai proprietari di proseguire il lavoro. Sito più tutelato

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CABRAS. Mentre cresce l’interesse degli studiosi intorno alla collina di Mont’e Prama, l’amministrazione guidata dal sindaco Cristiano Carrus, ha pubblicazione all’albo pretorio un avviso pubblico diretto ad acquisire, da parte dei proprietari dei terreni circostanti l’area archeologica, su cui è stato disposto il vincolo indiretto da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Sardegna, la manifestazione di interesse finalizzata alla presentazione di un progetto di permuta delle aree sottoposte a vincolo. Durante l’ultima campagna di scavi estiva, era stato riportato alla luce un pezzo di muro in basalto e arenaria della lunghezza di oltre 15 metri, la cui struttura, secondo il responsabile degli scavi Alessandro Usai, della soprintendenza di Cagliari, è sicuramente nuragica. Gli scavi però hanno interessato solo il tratto contenuto all’interno dell’area recintata. «Per poter indagare all’esterno, visto che si tratta di terreni privati – aveva detto Usai – occorrono le autorizzazioni». Autorizzazioni finalmente arrivate, e, tempo permettendo, in questi giorni la Troul, l’impresa che sta lavorando agli scavi, dovrebbe effettuare alcuni saggi nei terreni adiacenti all’area. In previsione dei risultati che arriveranno dai saggi, l’amministrazione ha iniziato le procedure per permutare i terreni, una decina, circostanti l’area che sarà sottoposta a indagine. I proprietari di quegli appezzamenti, sui quali, è bene ricordarlo, grava il vincolo della Soprintendenza, avranno tempo fino al prossimo 13 dicembre per presentare la propria manifestazione d’interesse, su modulo predisposto dall’ufficio protocollo del Comune. Secondo molti, studiosi e appassionati, Mont’e Prama finora ha restituito soltanto una minima parte di quanto custodisce. L’interesse che il sito suscita ha contribuito a far aumentare in maniera esponenziale il numero dei visitatori al Museo di Cabras, dove si possono ammirare molti reperti provenienti dall’area e alcune delle antiche statue rinvenute sulla collina. «L’amministrazione comunale – dicono l’assessore alla Cultura Fenisia Erdas e il consigliere con delega all’Agricoltura Gianni Meli – attraverso questo avviso, si propone l’obiettivo di rendere ancora più efficace la salvaguardia del sito archeologico di Mont’e Prama, proponendo uno scambio volontario agli agricoltori proprietari dei terreni sui quali è stato apposto il vincolo, con altri terreni». «Siamo convinti che con questa iniziativa – ha spiegato il sindaco Cristiano Carrus – si rappresenti la volontà di questa amministrazione di tutelare il sito di Mont’e Prama e contemporaneamente l’attività degli operatori agricoli di Cabras».

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