La Nuova Sardegna

Oristano

I gusci delle cozze diventano isolotti

I gusci delle cozze diventano isolotti

Arborea, iniziativa dell’azienda Nieddittas: serviranno per la nidificazione

04 novembre 2020
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ARBOREA. Il prodotto acquista ancora più valore se l’ambiente in cui si lavora è sano. A qualcuno l’idea potrà sembrare strampalata, ad altri per lo meno originale, fatto sta che i gusci di cozze non sono solo rifiuti. La lezione arriva dall’azienda di mitilicoltura Nieddittas che ha deciso di non sprecarli, ma di riutilizzarli aiutando l’ecosistema delle lagune intorno a cui sorge lo stabilimento. In collaborazione con l’istituzione no profit Medsea ha scelto di valorizzare gli ecosistemi marino e costiero del Golfo. Insieme hanno infatti realizzato un progetto che prevede il riutilizzo dei gusci dei mitili per la costruzione di isolotti artificiali nelle lagune e negli stagni di Corru Mannu, Corru s’ittiri, San Giovanni e Marceddì. Gli isolotti serviranno per sostenere l’insediamento e la nidificazione di alcune specie di uccelli che caratterizzano la fauna della zona. L’iniziativa nasce nell’ambito di Maristanis, il progetto di cooperazione internazionale per la tutela e la gestione integrata delle zone umide costiere del golfo.

Tutto è stato preceduto dall’analisi del contesto ambientale da cui è emerso che non vi era uno spazio disponibile e adeguato per la nidificazione. Nasce così l’idea degli isolotti artificiali realizzati con i gusci delle cozze nel sito di Corru Mannu, scelto in quanto area controllata e caratterizzata da un disturbo antropico molto basso ovvero caratteristiche importanti per poter creare una zona protetta. Gli isolotti saranno realizzati in legno leggero e riempiti internamente con i gusci delle cozze, un materiale naturale e in assoluto equilibrio con l’ambiente. Si creano così degli elementi aggiuntivi al contesto e nuovi spazi utili a ospitare gli uccelli che patiscono la presenza di fauna selvatica e randagia. In particolare, gli isolotti ospiteranno la nidificazione del fraticello, della sterna comune, del beccapesci e del gabbiano roseo. «Abbiamo deciso di promuovere questo progetto in virtù della costante attenzione che abbiamo nel tutelare e salvaguardare l’ambiente in cui lavoriamo – afferma Caterina Murgia, amministratrice delegata di Nieddittas –. Operiamo sempre per essere un riferimento nel settore anche in relazione alle politiche di sostenibilità ambientale. L’auspicio è quello di poter essere un’azienda modello anche come esempio di tutela e valorizzazione del territorio».

Il progetto vedrà la luce in primavera e prevede la realizzazione iniziale di due o tre isolotti. Una volta valutata la frequentazione e il successo riproduttivo degli uccelli, si provvederà alla costruzione di altre superfici.

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