La Nuova Sardegna

Oristano

Terralba

La Regione dà il via libera al riordino urbano della borgata di Marceddì

di Enrico Carta

	Sullo sfondo uno scorcio della borgata di Marceddì con le sue case
Sullo sfondo uno scorcio della borgata di Marceddì con le sue case

Approvato l’emendamento che consentirà ai proprietari delle casa anche l’acquisizione dei terreni su cui furono costruite un secolo fa

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Terralba Dalle baracche di cento anni fa alle case di oggi che finalmente avranno dei veri proprietari. L’operazione di riordino urbano della borgata di Marceddì vede lo striscione del traguardo davanti a sé, dopo che il consiglio regionale ha approvato un emendamento che prevede il riordino e la valorizzazione, da parte della Regione, degli immobili del paesello nato sulle rive dello stagno negli anni ‘20 del secolo scorso.

«È un risultato particolarmente importante, visto che stiamo parlando di costruzioni, le prime, nate oltre un secolo fa» è il commento del consigliere regionale Emanuele Cera (Forza Italia) che è stato anche colui che ha proposto l’emendamento attraverso il quale passeranno la riqualificazione e la valorizzazione di Marceddì che, inizialmente, era solo un insediamento spontaneo di baracche. Tra gli anni ‘50 e ‘70 del Novecento quei casotti furono pian piano trasformati in abitazioni in muratura con un problema però non di poco conto, perché l’area su cui sorgevano era di proprietà demaniale e non di chi le aveva tirate su.

Successivamente, quell’area è diventata di proprietà della Regione, ma si è dovuto attendere sino al 29 Aprile del 2016, data in cui l’agenzia del Demanio dispose il passaggio dei beni al patrimonio dell’ente. «Con questo emendamento, completiamo l’iter – aggiunge Emanuele Cera –. L’articolo di legge prevede che entro 180 giorni la Regione proponga al comune di Terralba un programma integrato di riordino urbano. Al termine, saranno avviate le procedure di regolarizzazione dell’assetto occupativo degli immobili. In poche parole, i proprietari potranno stipulare un regolare contratto di locazione o anche, si auspica, diventare titolari assoluti dell’immobile».

Di fronte al nuovo tassello che compone il quadro è assai positivo anche il commento del sindaco di Terralba, Sandro Pili: «Marceddì costituisce un unicum in Sardegna, con le sue specificità e peculiarità. La materia urbanistica è quindi particolarmente complessa e sono serviti decenni per arrivare al risultato attuale. Il Comune, grazie all’interesse e all’impegno dell’assessora alle Borgate Maura Mura, ha un programma di riqualificazione e valorizzazione di Marceddì e l’emendamento approvato in Regione è particolarmente importante per arrivare all’ulteriore risultato».

Il riordino degli immobili è l’ultimo passo di un percorso che sta ridisegnando la borgata. Di recente, Marceddì ha ottenuto il finanziamento di 5 milioni e mezzo per la messa in sicurezza e la fruibilità del ponte che la collega a Sant’Antonio di Santadi e 250mila euro per la realizzazione del museo del mare.

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