La Nuova Sardegna

Oristano

La protesta

Blocco al porto di Oristano per le pale eoliche, scattano le denunce per i manifestanti

di Enrico Carta

	La protesta (fotoservizio Francesco Pinna)
La protesta (fotoservizio Francesco Pinna)

Le attrezzature, destinate a un impianto esistente a Villacidro, sono già arrivate a destinazione

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Oristano Alle due del mattino di oggi, martedì 16 luglio, le prime pale eoliche hanno lasciato il porto industriale di Oristano-Santa Giusta e sono state trasportate sino a Villacidro dove andranno a sostituire le vecchie già presenti nel parco funzionante da parecchi anni. Il blocco dei manifestanti, che hanno occupato la sede stradale per quasi tre ore, si è sciolto dopo una lunga opera di convincimento da parte delle forze dell'ordine coordinate dal questore di Oristano Giuseppe Giardina – erano presenti la polizia di Stato e i carabinieri –. Ci sono stati momenti di tensione e la trattativa è stata lunga e complessa, ma alla fine il presidio ha ceduto il passo ai mezzi per il trasporto.

I partecipanti alla protesta, poco meno di cento molti dei quali arrivati da fuori provincia, sono stati tutti identificati e per alcuni di loro, tutti coloro che hanno opposto resistenza passiva occupando la carreggiata e non accogliendo l’invito a lasciare libero il passaggio, scatterà la denuncia. Secondo le indicazioni raccolte dalle forze dell’ordine, non c’è un vero e proprio comando o una guida, ma si tratta di un gruppo variegato di cui fanno parte persone vicine ai gruppi antagonisti e molte legate al mondo dei No Vax, prova ne sia che hanno lanciato continuamente slogan contro i vaccini e che considerano questo un momento nel quale interessi massonici e di grandi gruppi industriali e di politici corrotti stanno convergendo attraverso un’eventuale speculazione legata alle energie rinnovabili.

Il questore Giuseppe Giardina ha elogiato la professionalità e la pazienza di tutte le forze dell’ordine: «La situazione non era semplice perché si tratta di gruppi senza una vera leadership e quindi è difficile intavolare un dialogo. C'è poi da considerare che la strada per il passaggio delle pale è praticamente un vicolo cieco, per cui non si potevano avere delle alternative, ma alla fine si è evitato qualsiasi tipo di scontro nonostante alcuni manifestanti continuassero a impedire il passaggio dei mezzi». Per le prossime settimane sono previsti altri trasporti di pale eoliche con un calendario molto fitto.

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