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Specializzandi per tappare le falle della sanità, il Comitato per la salute di Oristano: «L’assessore ci ha ascoltato»


	Sulla destra l'assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, al vertice con i sindaci presidenti dei distretti sanitari dell'Oristanese
Sulla destra l'assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, al vertice con i sindaci presidenti dei distretti sanitari dell'Oristanese

Plauso alla delibera di Armando Bartolazzi che consente l’assunzione a contratto di chi deve ultimare la specializzazione per limitare la carenza dei medici

20 luglio 2024
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Oristano Dopo anni di scontri e di bussare senza risposte alle porte della Regione, finalmente sembra esserci spazio per il confronto e anche per i tanto attesi provvedimenti che devono dare una risposta alla grave crisi della sanità locale. La delibera recentissima sembra accendere una luce in fondo al tunnel, tanto che il Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano finalmente saluta con positività un provvedimento adottato dalla giunta regionale. È l’ultimo in ordine di tempo ed è figlio di una proposta dell’assessore alla sanità, Armando Bartolazzi. La delibera approvata dalla giunta Todde affronta la questione della carenza di personale medico, in particolare nei pronto soccorso e nelle unità operative, in difficoltà durante il periodo estivo a causa dell'aumento della presenza turistica che determina un aumento dell’afflusso nei diversi presidi, aggravando la già esistente carenza di personale.

È stato stabilito che le aziende sanitarie, in caso di impossibilità di utilizzare personale già in servizio o di attingere da graduatorie concorsuali, potranno reclutare medici iscritti all’ultimo e penultimo anno di specializzazione che potranno entrare da subito in servizio come se fossero i titolari dell’ambulatorio. Il reclutamento avverrà tramite contratti di lavoro autonomo, destinando i medici alle strutture di emergenza-urgenza. Il periodo di attività sarà loro riconosciuto ai fini della specializzazione. Le aziende potranno anche attingere dall’elenco regionale dei professionisti che hanno conseguito un titolo medico all'estero e sono disponibili a esercitare in Sardegna. Inoltre, la delibera prevede la raccomandazione di trattenere o riammettere in servizio i medici fino a 72 anni. È prevista anche l’autorizzazione ad attuare dette misure in via immediata, anche in attesa dell’approvazione dei piani di fabbisogno del personale.

Di fronte a questo provvedimento, il Comitato per il diritto alla salute plaude all’iniziativa: «A sole due settimane dall’evento che si è svolto il 5 luglio a Terralba, dove l’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha ascoltato, in un dialettico confronto tra cittadini e rappresentanti politici, gli annosi e irrisolti problemi dell’emergenza sanitaria, in particolare quelli inerenti alla grave carenza di medici di medicina generale e dell’ospedale San Martino, ora vediamo con grande soddisfazione la pubblicazione della delibera con le indicazioni operative per il reclutamento del personale sanitario per fronteggiare l’emergenza. L’assessore alla Sanità – prosegue il comunicato del Comitato – non ha solo dedicato del tempo, cosa mai avvenuta negli anni precedenti, ma anche ascoltato le richieste, i problemi e, attraverso una visione maturata con incontri sul posto, ha potuto presentare una proposta emergenziale. Sicuramente non sarà semplice continuare a costruire, sicuramente le proteste continueranno – è normale chiedere un diritto costituzionale, diritto ignorato e calpestato in cinque anni di inerzia, cinque anni di nulla, cinque anni di decisioni prese a Villa Devoto e non nelle sedi istituzionali – ora, a distanza di tre mesi dall’insediamento, siamo stati ascoltati e abbiamo un provvedimento grazie al quale si possono prendere decisioni. Non vogliamo farne una questione politica, una bandiera da cui trarre simpatie e preferenze, ma come cittadini, come pazienti, vorremmo un comportamento collaborativo e maturo da parte di tutti, maggioranza e opposizione. Ci aspettiamo un lavoro univoco e costruttivo, perché tutti siete nostri rappresentanti e perché siete stati votati per questo. Non ci interessano le infantili scaramucce, le prese di posizione ma un collaborativo impegno per tutti i sardi perché la politica nasce per la difesa del cittadino. Auguriamo perciò un buon proseguimento di lavoro a tutti e in particolare all’assessore».

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