Mezz’ora di diluvio e Oristano va in tilt: allagati il Foro boario e il quartiere delle regioni
Città sott’acqua e tanta paura anche in provincia: quasi 150 interventi dei vigili del fuoco in appena due ore. Le opere di mitigazione per ora non funzionano. L’acqua sgorga dalle fogne ed entra nelle case. Paura nel rione di Veneziedda a Cabras
Oristano Due ore di pioggia ed è il disastro. I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare quasi 150 interventi tra le 20 e le 22.30 dopo un temporale di dimensioni equatoriali si è abbattuto sulla città e sul resto della provincia. Le zone pianeggianti sono quelle in cui si sono registrate le maggiori difficoltà, ma sono stati pochissimi i centri abitati in cui non si sono registrati allagamenti e disagi in un martedì sera di pioggia come non se ne vedeva da tempo. E Oristano è stato un po’ il simbolo di quella mezz’ora in cui il cielo ha mandato giù acqua come non se ne vedeva da tempo. Manco a dirlo, la zona più colpita è stata quella del foro boario e del quartiere delle regioni, dove le opere di mitigazione idraulica, peraltro in via di completamento con tempi lumaca, sono state le più colpite dall’acquazzone. Proprio piazza Pintus è diventata in un amen una piscina, mentre un muro d’acqua ha cancellato l’avvallamento di Chirigheddu, quello che passa sotto la ferrovia.
Una macchina, se l’è ritrovato davanti ed è finita praticamente sepolta dalla marea, proprio mentre in piazza Pintus più che un’auto sarebbe servita una barca. Sempre tra le 20 e le 22, nel quartiere delle regioni sarebbe stato più facile fare un giro in canoa che mettersi al volante. Sono saltate le fogne e l’acqua, dagli scarichi, è risalita sin nei bagni e negli scantinati di numerose case. È facilmente immaginabile la situazione in cui tanti si sono ritrovati, costretti a indossare gli stivali anche dentro le proprie abitazioni. C’è chi l’ha presa a ridere e sui social sono comparse foto con la scritta ironica “Area Marina Protetta via Campania”, ma la rabbia è certamente vincitrice in questa situazione che si perpetua da anni e che ancora non vede una soluzione all’orizzonte. Poi c’è la preoccupazione che raggiunge chi abita, ad esempio, nel rione Veneziedda a Cabras. Il nome dice già tutto e infatti l’acqua per diversi minuti è arrivata quasi all’altezza delle finestre delle case. C’è paura, non solo voglia di riderci su.