La Nuova Sardegna

Oristano

La replica

Fondi di coesione e sviluppo, Ghisu: «Chi mi accusa sbaglia, a Oristano 24 milioni»

di Michela Cuccu
La premier Giorgia Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde
La premier Giorgia Meloni e la presidente della Regione Alessandra Todde

L’amministratore straordinario della Provincia ribatte ai consiglieri comunali di Progetto Sardegna e al consigliere regionale Emanuele Cera di Fratelli d’Italia

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Oristano «Appare quanto meno singolare che i tre consiglieri dell’opposizione, schierati con Progetto Sardegna accusino il sottoscritto amministratore straordinario della Provincia di Oristano in carica da appena 67 giorni. O riconoscono al sottoscritto particolari doti sovrannaturali oppure hanno preso un abbaglio». Anche l’amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu, replica alle critiche mosse da Progetto Sardegna e dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Emanuele Cera, sulla distribuzione dei fondi di coesione che assegna all’Oristanese 231 milioni, pari al 7 per cento delle risorse complessive. Contrariamente al 5 Stelle Alessandro Solinas, che aveva risposto a tutti, affermando tra l’altro: «Per dare una valutazione seria bisogna considerare in maniera complessiva il piano e in maniera più approfondita la natura degli interventi che dai territori sono stati proposti, nonché la rispondenza di questi ai parametri che il governo stabilisce perché possano essere finanziati con il fondo FSC e non con altri nella nostra disponibilità», Ghisu si rivolge direttamente ai consiglieri comunali di Progetto Sardegna. Umberto Marcoli, Maria Obinu e Giuseppe Obinu lo avevano indicato tra quei politici locali che non avevano mosso alcuna critica al Piano: «Ha un canale privilegiato con la Regione – hanno detto – lo sfrutti visto che quando ci sono gli assestamenti di bilancio si trovano sempre i soldi per tantissimi interventi che, più che essere utili per il territorio, sembrano riguardare altri interessi».

È questa una delle accuse che Ghisu respinge al mittente: «Occorre ricordare ai tre consiglieri che, prima di avventurarsi in un terreno irto di insidie, avrebbero dovuto informarsi su ciò che il sottoscritto ha fatto e sta facendo in poco più di due mesi nel ruolo di amministratore straordinario della Provincia», afferma in una lunga nota nella quale sottolinea che proprio tra gli interventi urgenti, appunto la messa in sicurezza delle strade sono state presentate tre schede all’assessorato ai Lavori Pubblici da inserire nel patto di coesione. Schede che riguardano il completamento della circonvallazione di Cuglieri, della circonvallazione di Bonarcado e la manutenzione delle strade provinciali. «I tre consiglieri avrebbero dovuto sapere, prima di fare certe affermazioni prive di fondamento, che la Regione, su richiesta presentata dal sottoscritto, ha finanziato alla nostra Provincia 23 milioni e 750mila euro, come si può leggere dalla delibera 45/37 del 27/11/2024, appena pubblicata».

Riprendendo il tema dei fondi della programmazione, Ghisu dice: «Appena assunto l’incarico ho rappresentato all’assessore regionale alla Programmazione la criticità relativa al piano di Sviluppo regionale 2014-2020 che aveva escluso le Province sarde dal ruolo di protagoniste nella programmazione strategica. La Regione, a suo tempo, aveva ritenuto che le Unioni dovessero avere un ruolo da protagonisti. Personalmente – prosegue – ritengo che le Province debbano riprendere a svolgere quel ruolo di area vasta fondamentale per creare una rete coordinata insieme ai Comuni e alle Unioni. Una posizione che ho già esposto in diverse sedi e apprezzata da diversi sindaci del territorio, perché questa è la strada da percorrere nell’interesse generale. Sarà mia cura convocare tutti gli amministratori comunali per rappresentare questo progetto che darà forza al territorio, che da me e dagli attori locali dello sviluppo, nessuno escluso, è ritenuto in condizioni di svantaggio economico e un riequilibrio deve essere fatto per le zone interne dell’isola».

Un passaggio riguarda anche l’annuncio della presentazione di una mozione in consiglio comunale per chiedere le elezioni di secondo livello per far rinascere il consiglio provinciale e scegliere il presidente che manca da parecchi anni. «Non si riesce a capire – conclude Ghisu – come mai l’unico interesse dei tre consiglieri sia quello di pensare alle elezioni di secondo livello, quando è ormai appurato il fallimento, nel resto delle Province d’Italia, tanto che il Governo sta lavorando su un imminente ritorno alle elezioni di primo livello».

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